Regione Lombardia, attraverso il portale, intende promuovere le iniziative regionali di Educazione Ambientale per valorizzare, in un quadro organico e coordinato, le azioni attivate dai soggetti istituzionali, dalle aziende e dalle organizzazioni del terzo settore, a favore delle scuole, della cittadinanza, della business community e della pubblica amministrazione.
Se stai portando avanti un progetto su territorio regionale, segnalacelo!
I progetti segnalati saranno pubblicati in questa sezione del portale, ottenendo visibilità e raggiungendo un numero maggiore di soggetti interessati e destinatari.
Il Progetto Motella è un progetto integrato di riqualificazione di un'area degradata per e tramite la costruzione di percorsi di educazione ambientale e alla sostenibilità e vuole recuperare un possibile nodo di una rete ecologica attraverso la partecipazione di amministrazioni, associazioni, cittadini e scolari per costruire percorsi di conoscenza e apprendimento relativamente ad ambiente, storia e paesaggio.
Il progetto Motella si propone di vivere il bosco per conoscere il bosco, e viceversa conoscere il bosco per viverlo, sfruttando quindi tutte le potenzialità (funzionalità) proposte dal bosco:
• rinnovazione delle specie (vivai, piantumazione e cura dei semenzali);
• riciclo del materiale (cippato di ramaglia, legno morto in piedi e a terra);
• gestione degli alberi problematici e riuso del legname per costruzioni e della legna;
• uso delle aree naturali a fini ricreativi (giovani, incontri conviviali, concerti, eventi, produzioni artistiche).
Il progetto attiva strumenti per sviluppare le connessioni ecologiche e per formare quelle barriere vegetali agli elementi impattanti degli habitat rurali.
Le azioni principali del progetto riguardano:
A) il recupero, messa a disposizione e controllo di aree di aggregazione (giovani, gruppi, famiglie, scuole, associazioni, etc.)
B) la costruzione di percorsi didattici sugli alberi, arbusti e fiori;
C) la produzione di strumenti di sostegno all'educazione ambientale (libretti divulgativi cartellonistica,...);
D) incontri di educazione ambientale rivolti a vari utenti su semina, piantumazione, manutenzione e conoscenza degli alberi e degli habitat;
E) incontri su suolo, riciclo e riuso dei materiali organici, a livello domestico, di aree verdi e di aree agricole;
F) riutilizzo di legname e paleria per strutture di architettura partecipata.
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Il progetto, condotto dall'Associazione Amici de LaSchola, prevede due tipologie di attività rivolte agli stessi beneficiari: i Laboratori e le plenarie.
I beneficiari delle azioni sono minori pre-adolescenti, adolescenti, persone con disabilità, con problematiche psichiatriche (vedi soggetti di rete), nonché volontari e la comunità locale.
Con la recente pandemia riusciamo forse ora più che mai a vederci come sistemi permeabili e inestricabilmente coinvolti in ecologie di sistemi complessi.
Essa non è infatti slegata dalla crisi ecologica e la rinascita ha bisogno di uno sforzo multispecie e di legami sociali che inneschino modi di responsabilità condivisa.
Per questo, il progetto dirige le proprie attività verso le due principai azioni:
a) I Laboratori
Permettono ai gruppi coinvolti di far emergere le proprie conoscenze e capacità, ad
evolvere e crescere sulla base dell’esperienza e degli errori.
Le azioni che sono previste costruiranno nel parco de LaSchola un ecosistema di aree e elementi intradipendenti che delineino una florida Terrapolis abitata da multiple specie in rapporti simbiotici:
a1) Un orto biologico didattico
a2) Uno spazio per avicoli
a3) Una serra/semenzaio a terra
a4) Una piccola stalla.
b) Le plenarie
Saranno momenti di condivisione tra tutte le realtà partecipanti per focalizzare obiettivi e azioni e perseguirli con più efficacia e consapevolezza, favorendo nel contempo le relazioni tra i membri dei gruppi.
Con Terrapolis vogliamo fornire una possibilità di cittadinanza attiva attraverso uno spazio-tempo che inneschi processi di integrazione e coesione sociale dove cimentarsi in attività di costruzione e cura condivisa.
Un terreno di collaborazione tra partner umani e non umani dove costruire intrecci e reti sinergiche per imparare a con-divenire in un mondo più abitabile. Terrapolis vuole porsi come campo di incontro per costruire forme di socialità, condivisione e co-responsabilità tra persone, piante e animali.
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La proposta progettuale di Ecofficine presenta un approccio pedagogico ecologico, in cui l’apprendimento avviene:
- fuori da scuola, in ambiente naturale
- con i ragazzi come soggetti attivi
- calando i temi degli SDGs in situazioni concrete e vicine all’esperienza degli alunni
- in un contesto capacitante per gli studenti, che li metta alla prova concretamente.
La classe verrà accompagnata a fare un'indagine sul territorio di riferimento, con uscite
da scuola e interviste a realtà e personaggi chiave della comunità (associazioni, aziende locali, particolari gruppi di cittadini…).
La classe dovrà documentarsi e raccogliere dati durante le uscite, riprendendo, fotografando,
registrando le testimonianze, tenendo un diario. La ricerca è orientata non solo all’apprendimento ma a generare un cambiamento positivo di cui gli studenti saranno protagonisti: individueranno infatti una situazione-problema, proporranno un’azione per modificare in meglio la situazione iniziale, la progetteranno e realizzeranno.
Il progetto si ispira:
- alla metodologia della ricerca-azione
- alla metodologia del Service Learning, approccio pedagogico che porta gli studenti ad impegnarsi nella comunità, usando le conoscenze acquisite per affrontare problemi del loro contesto sociale
- all’educazione diffusa, in cui uscire dall’edificio scolastico serve per far vivere il territorio (inteso in senso ambientale, ma anche come tessuto sociale ed economico) come luogo educativo
- all’Outdoor Education, un approccio che crede nella possibilità di sviluppare apprendimenti attraverso la natura, intessendo relazioni con la Comunità Educante
- alle possibilità espressive fornite dalle nuove tecnologie per creare nuovi orizzonti didattici all'interno dell’educazione alla sostenibilità.
Verranno usate diverse strategie: citizen science, qr code e geo-caching per diffondere contenuti relativi ad un territorio, realizzazione di podcast o di brevi video, con cui documentare quanto fatto.
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Il progetto prende avvio dalla collaborazione della Cooperativa Arcobaleno con il Liceo Scientifico Olivelli.
Lo spazio/ambiente diventa vissuto con linguaggi espressivi differenti e diventa spazio vissuto e, per questo, conosciuto.
E' rivolto a bambini e ragazzi dalla scuola dell'infanzia al liceo, toccando in maniera trasversale nelle esperienze e nelle discipline, per i più grandi, tematiche di sviluppo ambientale e di ecologia. Saranno coinvolte nella proposta reti universitarie per i più grandi e "reti ambientali" definite dalla collaborazione della Cooperativa Arcobaleno con l'Oasi Lipu Bosco Negri, il Parco del Ticino, il Camp a bass Lambro meridionale e Parco della Vernavola, oltre che cascine didattiche del territorio pavese.
Verranno attivate azioni formative per bambini in luoghi boschivi ed ambienti di Pavia e provincia. Inoltre il liceo scientifico attiva forme di collaborazione per esperienze ambientali e scientifiche con l’Università di Pavia e l’Università Bicocca di Milano.
I risultati attesi per i partecipanti:
- generare cultura, a partire dal modo in cui ci si approccia alla conoscenza al di fuori dalla classe;
- apprendere la conoscenza del proprio territorio con un approccio sul campo, di tipo multidisciplinare ed inclusivo, ad integrazione ed arricchimento della modalità tradizionale di apprendimento;
- creare dei momenti di aggregazione e socializzazione tra famiglie;
- recuperare la dimensione culturale, delle conoscenze e delle memorie;
- valorizzare la dimensione dello “stare bene” tra famiglie, valorizzando l’esterno delle scuole, come spazio vissuto, e le escursioni nei boschi che il territorio di Pavia e provincia offre;
- progettare e condividere percorsi di apprendimento in una prospettiva sostenibile e interdisciplinare;
- promuovere la metodologia IBSE (Inquiry-Based Science Education) basata sull’utilizzo del
laboratorio.
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Il Centro per la Biodiversità del Parco Lura ha una lunga storia che lo ha visto assolvere compiti differenti: da ex- depuratore a centro volto a far conoscere la flora e la fauna tipiche del luogo ed illustrare i principali progetti intrapresi dal Parco in favore della biodiversità.
Dal 2016, con l’avvio dei cantieri per la realizzazione dell’area di laminazione del torrente Lura, il Centro è diventato il luogo dedicato al torrente e alle opere di ingegneria idraulica e naturalistica, raccontate ante operam, in corso di realizzazione e ora post operam.
Nell’ambito del progetto Life Gestire 2020 il Centro per la biodiversità di Lomazzo rappresenta un’Area prioritaria di Intervento (API 46) per le specie target Rana latastei/Rana dalmatina e Lissotriton vulgaris.
Il Centro costituisce quindi il punto di partenza per le numerose attività di educazione ambientale del Parco rivolte alle scuole e alla cittadinanza: attività dedicate ai temi della biodiversità, dei servizi ecosistemici e della mitigazione del rischio idraulico.
Il progetto Educazione ambientale al Centro prevede il potenziamento e la diversificazione delle attività in linea con i temi prioritari delle politiche per lo sviluppo sostenibile di Regione Lombardia, in particolare:
Le attività messe in campo saranno diversificate per poter coinvolgere target differenti (studenti, famiglie, adulti e tecnici):
- monitoraggi di fauna e flora, attraverso azioni di “citizen science”, degli interventi realizzati nell’ambito del progetto Life Gestire 2020;
- visite all’area di laminazione del torrente Lura, rivolte alle scuole, alla cittadinanza e
ai tecnici;
- eventi per famiglie, sotto forma di laboratori;
- attività di pulizia delle aree verdi e del letto del torrente (cittadinanza attiva).
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Nell’ambito del progetto “Immuni è natura. Il green deal della cultura” che Parco Nord Milano sta portando avanti con lo scopo di favorire una visione biocentrica in cui l’uomo è parte di un ecosistema più complesso e intelligente, Casa Testori si rivolge ai giovani e in particolare alle scuole, con un approccio diretto alla natura e attraverso azioni culturali, per contribuire a diffondere le tematiche ambientali e di sostenibilità.
Grazie all’azione “Arte in Balossa” si vuole portare la prassi internazionale della land art al Parco Nord, quale strumento più moderno e adeguato a sviluppare una consapevolezza collettiva. Nel caso specifico del Parco Balossa, quello artistico è, infatti, uno strumento che risponde alla necessità di portare l’attenzione pubblica sull’esistenza e importanza del Parco (di natura agricola e non boschiva o prativa) come sulla sua storia, affinché si consolidi la consapevolezza condivisa della sua necessità, per il bene comune e il rispetto della biodiversità.
Per questo, si chiederà a un’artista, selezionato tramite concorso, di dare espressione, con la propria opera, alla condizione di assoluta specificità del Parco Balossa: un luogo che è chiamato a fare i conti con il proprio rapporto con la città, avendo come temi chiave nella realizzazione e quindi valutazione dell’opera il biocentrismo, lo stupore e l’inclusione.
All’interno di questa iniziativa di generazione artistica, prende vita il progetto LANDART4EDU grazie al quale svilupperemo un percorso di educazione ambientale con laboratori didattici e progetti PCTO, che aiuteranno i ragazzi, le famiglie e i cittadini coinvolti a:
• orientare i comportamenti individuali e collettivi al raggiungimento di un equilibrio con l’ambiente
• sviluppare una “intelligenza ecologica” collettiva
• cooperare e responsabilizzarsi nei confronti dell’ambiente, per concorrere alla sua bellezza e diversità.
Il progetto vuole farsi attivatore di processi: si tratta di un vero e proprio green deal della cultura, grazie al quale parallelamente alla crescita e alla manutenzione degli spazi verdi aperti, alla fruizione del pubblico e degli ecosistemi naturali, si punta ad aumentare la community del parco, a diffondere il concetto di sostenibilità, e ad ampliare l’offerta artistico-culturale oltre i confini del parco stesso.
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AmbienteParco è un Science Center sulla sostenibilità ambientale, nato per rendere consapevoli e coinvolgere le scuole di ogni ordine e grado, le famiglie e gli studenti con attività esperienziali e visite guidate alle diverse esposizioni interattive, focalizzate a:
• Arrestare la perdita di biodiversità (Alimenti.amo e BioLago)
• Promuovere l’efficienza energetica e il ricorso alle fonti di energia rinnovabili (Filo.Conduttore e Casa Eco.Logica);
• Incentivare lo sviluppo dell’economia circolare (Precious Plastic, Gioco delle 4R, il progetto Un Filo d’Acqua – Plastic Challlenge);
• Favorire modelli e misure di contrasto al cambiamento climatico (il Filo Conduttore, il progetto Strategia Clima in corso, la summer school in progetto, il PhD a cui abbiamo aderito). • Perseguire il disinquinamento dell’acqua (Natur.Acqua), dell'Aria (in GoGreen e nel progetto di ricerca AgriAir) e del Suolo (in alimenti.amo).
Nell’estate 2022 sarà realizzata con l'Università degli Studi di Brescia e di Sassari, una Summer School Community empowerment through participatory research. Sustainable urban environment coping with climate change.
Durante la Summer School proporremo agli studenti casi studio da sviluppare, a scelta tra le nostre tematiche, e con il finanziamento di questo progetto sarà possibile realizzare i casi studio che, per loro natura partecipatoria coinvolgeranno oltre agli studenti anche la nostra comunità di riferimento (ragazzi delle Scuole e famiglie).
Obiettivo di questo progetto sarà quindi l’aggiornamento di alcune parti dei nostri percorsi, in funzione della progettazione partecipata, che potrebbe prevedere: l’aggiornamento dei contenuti e della grafica di parte della pannellistica, la verifica da parte di esperti, la produzione di alcuni video utili, l’organizzazione di eventi formali e informali di coinvolgimento della comunità (con esperti di public engagement e/o azioni di urbanistica tattica) ed eventuali trasferte per seguire la Summer School da parte dei nostri progettisti.
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Il Ri-Ciclo della Vita è un progetto socio-culturale di educazione ambientale promosso da
Accademia delle Arti – Musica Insieme.
Il progetto prevede la realizzazione di divertenti laboratori didattici gratuiti per le scuole primarie, realizzati in classe e in luoghi di interesse naturalistico locali, per educare i bambini alla conoscenza dei preziosi e fragili equilibri del mondo naturale (cicli naturali, principi di chimica, fisica e biologia), comprendere gli effetti delle attività umane che nuocciono all’ambiente (inquinamento, disboscamento, riscaldamento globale, cambiamenti climatici) e le soluzioni possibili (riciclo, fonti alternative, sostenibilità).
A conclusione dei laboratori, gli allievi potranno assistere a Il Ri-Ciclo della Vita: un inedito ed innovativo “green musical” a cura della compagnia Teatro d’Asporto.
I ragazzi saranno coinvolti nella raccolta del materiale di riciclo che verrà utilizzato per la creazione delle scenografie e degli strumenti musicali dello spettacolo e nella realizzazione di alcuni oggetti speciali.
Mediante l’uso di questi oggetti essi potranno concorrere alla realizzazione dell’ambiente sonoro e visivo di alcune scene. Al termine dello spettacolo, i bambini potranno portare a casa gli oggetti realizzati e riceveranno in dono un fumetto coi personaggi dello spettacolo contenente un vademecum delle buone abitudini quotidiane che fanno bene all’ambiente da leggere con tutta la famiglia.
Com’è il mondo visto dagli oggetti che ogni giorno sovrappensiero gettiamo? Teatro d’Asporto vi invita a compiere un incredibile viaggio nel mondo dei rifiuti in compagnia di una pallina di carta canterina, un’ingenua lattina schiacciata, una bottiglia rotta un po’ burbera ed altri curiosi personaggi alla ricerca di un nuovo senso della vita. Una favola per adulti e bambini che fa riflettere sulle azioni dell’uomo e, attraverso la metafora ecologista, racconta la voglia di riscatto degli ultimi, dei diversi e degli emarginati.
Coreografie e musiche inedite e suonate dal vivo; acrobatica, burattini e scherma; scenografie, abiti e strumenti musicali creati con materiale di riciclo: una vera produzione green per un musical che, riciclando il linguaggio della Commedia dell’Arte, recupera lo spirito ecologico del teatro di strada.
I laboratori didattici sono dedicati alla Scuola Primaria, sono gratuiti e verranno svolti in classe.
Durante i laboratori, grazie ad un approccio hands-on, i bambini vengono coinvolti direttamente nello svolgimento delle attività e, tramite l’esperienza pratica e l’utilizzo del metodo scientifico, riescono a fare propri concetti anche complessi, imparando l’importanza che i gesti quotidiani assumono nella salvaguardia dell’ambiente.
L'ultimo laboratorio è finalizzato alla costruzione di semplici strumenti oggetti partendo da materiali di recupero che permetteranno ai bambini di partecipare attivamente allo spettacolo finale.
Alla fine del progetto, gli allievi potranno tenere i propri manufatti come ricordo dell’esperienza
vissuta e verrà donato loro un fumetto coi personaggi dello spettacolo contenente un vademecum
delle buone abitudini quotidiane che fanno bene all’ambiente da leggere con tutta la famiglia.
Produzioni teatrali:
www.accademiadelleartimantova.it/produzioni-teatrali
Fb/Ig: Accademia delle Arti Mantova / @accademiadelleartimantova
teatrodasportomantova@gmail.com
3484797358
Corsi e laboratori:
www.accademiadelleartimantova.it
info@accademiadelleartimantova.it
Fb: Accademia delle Arti Mantova
Ig: @accademiadelleartimantova
3463291977
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"Maestro Lambro: un fiume che educa allo Sviluppo Sostenibile" è un percorso sviluppato da CODICI Lombardia ETS che prevede l'organizzazione di 10 incontri educativi e di sensibilizzazione allo sviluppo sostenibile (circa 2 ore ciascuno), che si terranno all'interno dell'ecofrazione di Baggero, per gli studenti delle classi 5^ elementare e 1^, 2^, 3^ media degli Istituti Scolastici statali presenti nei comuni partner di progetto.
Gli incontri saranno tenuti da Andrea Camesasca - imprenditori alberghiero e forte sostenitore del turismo sostenibile e della rinascita dell'ecofrazione di Baggero - e da Marilena Lualdi, giornalista e autrice del libro “Il fiume di Mafalda”, che attraverso un racconto dedicato ai bambini spiegherà loro l’ecosostenibilità delle acque dolci.
La prima parte degli incontri prevede la partecipazione attiva degli studenti: verrà chiesto loro di raccontare come percepiscono il valore del fiume Lambro.
A partire dalla loro percezione e conoscenza, verrà introdotto il tema dell'importanza dei fiumi: "Perché i fiumi sono importanti?". Verranno spiegati i molteplici vantaggi come risultato della loro protezione e del ripristino degli ecosistemi di acqua dolce e delle funzioni naturali dei fiumi.
Il Lambro e il suo valore storico è il focus della seconda parte degli incontri. Verrà raccontata la sua storia, dell'antica frazione di Baggero, dei suoi mulini e di come si è arrivati, oggi, all'attuale progetto dell'ecofrazione, che ha recuperato e rimesso in moto il mulino per produrre energia elettrica (come si è creato un nuovo stile di vita rivolto alla natura e all'uomo, e un'imprenditorialità non industrializzata, bensì entrambi architettati secondo i principi dello sviluppo sostenibile).
"Maestro Lambro: un fiume che educa allo Sviluppo Sostenibile" vuole essere un progetto pilota che avrà in futuro la possibilità di essere facilmente replicato in altri territori attraversati da corsi d’acqua mutuando l'esperienza accumulata in questa prima esperienza.
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L'Associazione Amici dei Boschi ha condotto un diffuso progetto sullo spreco alimentare.
A livello globale ogni anno un terzo della produzione mondiale di cibo destinata al consumo umano si perde o si spreca lungo la filiera alimentare.
Nel 2019 è stata condotta a Pavia un’indagine sullo spreco alimentare, su un campione di 23 famiglie, che si sono offerte per un’analisi merceologica dell’eccedenze alimentari.
I risultati hanno portato alla luce un dato inatteso: 573.6 grammi settimanali di cibo gettato, ben distante dal valore medio italiano di 1124 g per settimana. Questo fenomeno può essere imputabile alle caratteristiche del campione che è risultato essere particolarmente sensibile alle tematiche della sostenibilità ambientale. Una maggiore sensibilità ambientale o attenzione alla giustizia sociale sembra servire da motore per un reale cambiamento nei comportamenti legati allo spreco.
Se questo risultato fosse confermato da successive rilevazioni su campioni più consistenti, sarebbe molto chiaro che le azioni educative che riguardano il contenimento dello spreco portano a risultati concreti e misurabili.
Il progetto PAZ intende quindi realizzare una mostra per approfondire il tema dello spreco alimentare e in particolare per narrare le storie di chi ha provato ad azzerarlo attraverso piccole o grandi azioni (soluzioni nate dal modo no profit o anche dalle imprese, nuove tecnologie, economie circolari e virtuose).
Saranno stampati almeno 8 pannelli per guidare il pubblico attraverso un percorso che, propone possibili azioni di contrasto portando esempi concreti e virtuosi. Ad esempio le associazioni che recuperano il cibo in scadenza e lo donano alle famiglie più fragili, le tecnologie che utilizzano gli scarti frutta e verdura per produrre integratori alimentari o tessuti, gli chef che cucinano con bucce, semi ed altre parti degli ortaggi ritenute non commestibili e tanti altri ancora. La narrazione verrà proposta attraverso fotografie, video, brevi interviste, testi evocativi.
La relazione conclusiva la trovate qui.
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OrtoComuneNiguarda, in collaborazione con Parco Nord Milano, intende realizzare un corso di formazione in orticoltura applicata ai temi della coltivazione urbana per la produzione sostenibile di cibo sano, sicuro e a km 0. Il corso si svolgerà con la modalità del learning by doing, coprirà un intero anno agronomico e prevede:
Tale offerta formativa sarà rivolta anche a chi intende seguire solo un percorso di aggiornamento su tali tematiche, sia esso un operatore del settore o un semplice appassionato esperto di orticoltura. Si prevede inoltre di organizzare visite in esterni presso altri orti urbani e/o aziende agricole periurbane che operano nel rispetto dei temi trattati.
Alcuni dei focus di approfondimento saranno realizzati durante la prossima edizione del Festival della Biodiversità e saranno accompagnati anche da laboratori didattici (20 ore) dedicati ai bambini e ragazzi (6-12 anni) incentrati sul tema del rapporto tra agricoltura e abitudini alimentari per favorire nei giovani la consapevolezza di una responsabilità ecologica che deve essere condivisa a partire dall’alimentazione quotidiana.
Il corso presume che insegnare a coltivare un orto significhi prendersi cura di un sistema. L’obiettivo è far percepire l’orto, non solo come occasione per usufruire di cibo di qualità o come sostegno al reddito famigliare, ma anche come occasione per diffondere un nuovo paradigma culturale che valorizzi l’interconnessione delle parti del sistema, perseguendone la sostenibilità.
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Il progetto è stato riconosciuto, da Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l'Ambiente, Progetto di Qualità 2021, nel contesto del Bando "Proposte di educazione ambientale e educazione alla sostenibilità", insignito dell'omonomina soft-label.
B Corp School è il primo percorso di imprenditorialità sostenibile, promosso da InVento Innovation Lab s.r.l., B Corp che coinvolge i giovani delle scuole secondarie come catalizzatori e attivatori del cambiamento, i “B Corp Changemakers”, per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.
B Corp School guida gli studenti nella creazione di una vera e propria B Startup ispirata al modello B Corp e in linea con i 17 SDGs dell’Agenda 2030, permettendo di sviluppare le proprie competenze di auto-imprenditorialità attraverso la realizzazione pratica di un’esperienza d’impresa o di un progetto per la comunità, sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale.
Ogni impresa B Corp può adottare le scuole del proprio territorio e lanciare una "B Corp Challenge": una sfida nata da un'esigenza/problematica reale del territorio (es. spreco alimentare, inquinamento dell’aria, turismo sostenibile, economia circolare, tutela della biodiversità, efficienza energetica, etc.) a cui la classe risponde con la propria idea progettuale. Le B Corp affiancano i team di studenti con il proprio know-how e il proprio modello d'impresa.
Alla fine del percorso, tutti i team presentano i propri progetti durante l’evento finale, la Changemaker Competition, un'opportunità di ispirazione e networking per territorio, scuola, giovani studenti, famiglie, comunità locale, istituzioni e aziende virtuose del territorio.
Il progetto mira a diffondere e implementare contenuti e metodologie innovative per formare i changemaker del futuro, stimolare l’adozione di un approccio sistemico e rigenerativo e creare un impatto positivo su società e biosfera attraverso i modelli di imprenditorialità sostenibile.
Il progetto prevede l’utilizzo della piattaforma e-learning InVento School, accessibile secondo i principi dello Universal Design, che consente di strutturare il percorso in modalità blended attraverso metodologie innovative (hackathon, challenge, gamification, learning by doing, peer-education, etc.).
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Il progetto è stato riconosciuto, da Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l'Ambiente, Progetto di Qualità 2021, nel contesto del Bando "Proposte di educazione ambientale e educazione alla sostenibilità", insignito dell'omonomina soft-label.