6 feb 2023
Con una delibera approvata dalla Giunta regionale il 31 gennaio, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima, la Lombardia aderisce al progetto europeo dedicato all’idrogeno ‘H2MA – Green Hydrogen Mobility for alpine region transportation’.
Diverse le attività previste dal piano avviato lo scorso mese di novembre. Dalla primavera, infatti, Regione Lombardia svilupperà una strategia complessa per la programmazione delle infrastrutture dell’idrogeno verde - e dunque a zero emissioni - sull’area alpina per il settore della mobilità. E predisporrà uno strumento applicativo attraverso il quale comparare azioni e strategie delle regioni partecipanti.
In particolare, il progetto H2MA prevede di pianificare e implementare soluzioni per:
- lo sviluppo di infrastrutture transnazionali per veicoli commerciali;
- l’acquisto di autobus e mezzi per il traporto merci (treni, aerei, navi).
L’azione congiunta dei partner già dal livello di progettazione permetterà - questo l’obiettivo del progetto - di massimizzare l’impatto delle nuove iniziative di impiego di idrogeno verde per trasporti e mobilità.
Il budget complessivo del progetto approvato ammonta a oltre 2 milioni 273 mila euro: di questi, 1.704.866 euro arrivano da un finanziamento del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - FESR, mentre 568.288 euro sono in cofinanziamento a carico dei partner.
Per Regione Lombardia l’impegno complessivo di spesa ammonta a 175.000 euro, così ripartito:
– 131.250 euro a carico della Commissione Europea (75%) a valere sul FESR;
– 43.750 euro come cofinanziamento nazionale (25%) a valere sul Fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie (MEF-IGRUE).
Con l’approvazione della delibera si prevede inoltre l’istituzione di capitoli di bilancio dedicati all’attuazione del progetto ‘H2MA – Green Hydrogen Mobility for Alpine Region Transportation’, e nello specifico:
- 95.000 euro nel 2023;
- 70.125 euro nel 2024;
- 9.875 euro nel 2025.
Al partenariato H2MA, oltre a Regione Lombardia, partecipano:
- Energy Agency of Savinjska, Saleska and Koroska Region – Slovenia (coordinatore);
- Business Support Centre, Ltd, Kranj – Slovenia;
- Eurometropol de Strasbourg – Francia;
- Fondazione Lombardia per l’Ambiente – Italia;
- Cluster Pole Vehicule du Futur – Francia;
- Città Metropolitana di Torino – Italia;
- Climate Partner Upper Rhine Valley – Germania;
- 4ward Energy Research Ltd – Austria;
- Codognotto Austria – Austria;
- Italian German Chamber of Commerce Munich – Stuttgart – Germania.
Per saperne di più visita la pagina web del progetto H2MA: CLICCA QUI.
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31 gen 2023
La sostenibilità ambientale e sociale sono elementi sempre più centrali nello sviluppo del business per sette aziende lombarde su dieci.
È quanto emerge dal report “Sostenibilità” di Unioncamere Lombardia, relativo al 3° trimestre 2022 e ai principali settori economici: Industria, Artigianato manifatturiero, Servizi e Commercio al dettaglio.
Il report mostra con grande chiarezza il quadro delle azioni intraprese finora, suddivise nei diversi sotto settori. Oltre che, appunto, la propensione delle diverse realtà verso azioni future.
La percentuale che ritiene la sostenibilità molto o abbastanza importante raggiunge il valore massimo nell’industria (83%) dove il tema è particolarmente avvertito ma anche nelle imprese più piccole dell’artigianato manifatturiero con il 72%, oltre che in quelle del terziario (79% nel commercio al dettaglio e 78% negli altri servizi).
La dimensione di impresa si conferma una variabile rilevante: in tutti i settori l’importanza attribuita alla sostenibilità cresce all’aumentare del numero di addetti, con percentuali che sfiorano il 90-100% per le grandi aziende.
Le imprese che hanno adottato, o almeno programmato, misure per migliorare la propria sostenibilità rappresentano una quota inferiore, soprattutto per quanto riguarda l’impatto sociale: sono circa la metà nell’Industria (55%), nei Servizi (49%) e nel Commercio al dettaglio (48%), mentre scendono a un terzo nell’Artigianato (35%).
Gli strumenti più adottati in questo ambito riguardano formazione continuativa, valutazione del benessere lavorativo e promozione dei fornitori del territorio.
Più elevata la quota di imprese che hanno implementato o programmato misure per ridurre l’impatto ambientale, in particolare nell’Industria, dove raggiunge il 76%, mentre negli altri settori si attesta a circa il 60% (Commercio al dettaglio: 62%; Servizi: 60%; Artigianato: 57%).
Oltre alla raccolta differenziata, che rappresenta la misura più ovvia, le azioni in questo ambito riguardano in maniera trasversale il monitoraggio dei consumi di energia e acqua, mentre altre misure cambiano a seconda del settore di appartenenza: nel manifatturiero sono rilevanti il controllo delle emissioni, il riciclo degli scarti e la certificazione della produzione, mentre nei settori del terziario guadagnano importanza l’utilizzo di trasporti a basso impatto e la selezione di fornitori di catene sostenibili.
“Le imprese sono sempre più consapevoli dell’importanza del proprio ruolo nel garantire non solo la sostenibilità economica ma anche quella ambientale e sociale dei contesti nei quali operano – commenta Gian Domenico Auricchio, Presidente di Unioncamere Lombardia –, l’industria rappresenta il comparto più avanzato, ma anche le grandi imprese del terziario mostrano una elevata maturità sul tema, soprattutto nella distribuzione. Per le piccole imprese resta importante anche il sostegno delle istituzioni affinché restino al passo nella transizione verso la sostenibilità”
In allegato il report completo Sostenibilità 2022/3 ° trimestre, che si trova anche - insieme ad altre informazioni - sul sito di Unioncamere Lombardia.
L’indagine è realizzata trimestralmente da Unioncamere Lombardia,con la raccolta di 1.500 interviste valide ( al netto delle mancate risposte) sulle imprese industriali, di 1.100 sulle imprese artigiane, 1.200 sulle imprese commerciali e 1.200 sulle imprese dei servizi.
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26 gen 2023
Ritorna il Social Innovation Campus. La IV edizione si svolgerà l’1 e il 2 marzo 2023 con attività in PRESENZA in MIND – Milano Innovation District –, accessibili però anche on line.
Un appuntamento internazionale su innovazione e impatto sociale, tecnologie sostenibili e inclusive, nuove generazioni, che quest’anno sarà dedicato al tema delle transizioni: da quella ecologica a quella digitale, giuste e inclusive.
L’obiettivo del Campus è agevolare la contaminazione e il confronto tra mondi diversi: giovani, Terzo Settore, economia civile, istituzioni, finanza, startup, imprese, ricerca, università.
Le iniziative del Campus si concretizzano in un programma culturale aperto a tutti e in un palinsesto di laboratori e percorsi di co-progettazione dedicati a studenti delle università, delle scuole superiori di II grado, IFTS e ITS.
Come nelle precedenti edizioni, tutte le attività di questi due percorsi sono organizzate da Fondazione Triulza insieme ai suoi Partner, e questo rende il Campus l’appuntamento di riferimento in Italia su innovazione e impatto sociale per gli operatori, le imprese profit e non profit, le istituzioni e le giovani generazioni.
Sono previsti format coinvolgenti e diversi come hackathon in presenza e online, contest, talk, testimonianze internazionali, laboratori interattivi e di orientamento, workshop tematici.
Quest’anno le attività si svolgeranno in presenza presso la Social Innovation Academy (MIND – Milano Innovation District), ma saranno accessibili anche on line.
Per partecipare agli incontri del Programma Culturale compila il form on line sul sito di Social Innovation Campus 2023.
Registrandosi si potrà rimanere aggiornati in tempo reale sugli eventi del Programma Culturale.
Per partecipare ai percorsi dedicati agli studenti e alle scuole la adesioni vengono raccolte attraverso questo specifico form.
Il tema del Social Innovation Campus 2023 riprende il concetto della “transizione giusta” enunciato nel Green Deal europeo, per rimarcare che la transizione verso modelli di sviluppo sostenibile deve necessariamente intrecciarsi con l’appiattimento delle disuguaglianze sociali, come ben descritto anche dagli obiettivi dell’Agenda 2030.
La transizione ecologica ed energetica, concetto chiave delle principali politiche europee e nazionali degli ultimi anni, non è più rimandabile; tuttavia, essa sarà efficace solo se sarà integrata con le giuste politiche sociali ed economiche, affinché “nessuno sia lasciato indietro” e le persone possano sviluppare le nuove competenze necessarie per affrontare le sfide del futuro.
Partendo dal tema delle transizioni, il Campus offre la possibilità di co-progettare e di confrontarsi su:
- innovazione sociale;
- sostenibilità ambientale e sociale;
- comunità e territori;
- startup e cooperative social tech;
- tecnologie a impatto;
- finanza;
- partnership profit e non profit;
- professioni e competenze del futuro.
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