22 feb 2021
Prosegue il processo di revisione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile: la Conferenza Preparatoria, organizzata nell’ambito del Progetto CReIAMO PA, è il primo degli appuntamenti che accompagneranno, nel corso del 2021, il processo di revisione triennale della SNSvS, Strategia approvata nel 2017 su proposta del MATTM per dare attuazione all’Agenda 2030 e ai suoi 17 obiettivi di Sviluppo sostenibile.
I giorni 3 e 4 marzo 2021 si potranno seguire, in diretta streaming, le 3 sessioni tematiche (descritte nelle allegate Note alle sessioni della Conferenza preparatoria) volte a favorire un momento di dialogo e confronto sul tema della sostenibilità tra istituzioni - nazionali, regionali e locali - e tra istituzioni e società civile, con particolare riferimento al Forum Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile
La Sessione di apertura "Sostenibilità è futuro" sarà dedicata al processo di revisione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS), inteso come un’opportunità per inquadrare le sfide nazionali, anche nella loro rilettura determinata dal contesto di gestione del post-pandemia e in riferimento alla definizione di un rafforzato quadro di valutazione delle
politiche e degli investimenti pubblici ispirato alla sostenibilità.
La sessione sarà condotta attraverso l’interazione tra attori statali e non statali.
La seconda Sessione "Sostenibilità è giovani" è dedicata ai temi del coinvolgimento dei giovani nei processi decisionali e dell’interrelazione tra giovani, imprese e sostenibilità.
Il dialogo e il coinvolgimento strutturato dei giovani nei processi decisionali è infatti un tema di rilevante importanza per il Ministero dell’Ambiente.
La terza Sessione "Sostenibilità è coesione teritoriale" è dedicata ai temi della “territorializzazione” degli obiettivi di sviluppo sostenibile con il coinvolgimento di Regioni, Province Autonome e Città Metropolitane impegnate nei processi di definizione delle Strategie Regionali di sostenibilità in un cammino di adesione e coerenza con la Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile (SNSvS).
Sul sito del MATTM la comunicazione è poubblicata al seguente link: https://www.minambiente.it/notizie/verso-la-conferenza-nazionale-lo-sviluppo-sostenibile-insieme-il-futuro-un-rilancio
Tutti gli aggiornamenti, compreso il Programma - una volta che sarà reso pubblico, e il link alla diretta streaming verranno inseriti sulla pagina del Ministero dedicata alla Conferenza che può trovare a questo link https://www.minambiente.it/pagina/verso-la-conferenza-nazionale-lo-sviluppo-sostenibile,
26 gen 2021
UE 2021-2027
Regione Lombardia, con il Decreto n. 295 del 18 gennaio 2021, in coerenza con la DGR 4151 del 30 dicembre 2020, ha promosso la presente manifestazione di interesse allo scopo di selezionare i comuni, e le relative strategie di sviluppo urbano sostenibile, nei quali i Programmi Operativi Regionali FESR ed FSE+, nel periodo di programmazione europea 2021-2027, concentreranno risorse per affrontare il tema della disuguaglianza in ambiti urbani, sostenendo l’attuazione di specifiche strategie di sviluppo urbano sostenibile.
Possono rispondere alla presente iniziativa, Comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore a 50.000 abitanti.
L’obiettivo strategico del percorso, che si avvia con la manifestazione di interesse, è la selezione, implementazione e la successiva attuazione di strategie di rigenerazione sostenibile di alcune aree urbane che, facendo leva sulla dimensione dell’abitare, della scuola e della qualità dei servizi sociosanitari, puntino ad aumentare l’inclusione sociale delle popolazioni più fragili (per età, genere e vulnerabilità materiale ed immateriale), riducendo le disuguaglianze materiali ed immateriali e ponendo al centro le comunità locali.
L’obiettivo generale perseguito dalla Regione Lombardia nell’attuazione delle politiche di sviluppo urbano nel ciclo di programmazione 2021-2027 è la rigenerazione sostenibile di contesti urbani caratterizzati da condizioni di fragilità, facendo leva sulla dimensione dell’abitare, della scuola e della qualità dei servizi sociosanitari, puntando all’inclusione sociale delle popolazioni più fragili (per età, genere e vulnerabilità materiale ed immateriale), riducendo le disuguaglianze e ponendo al centro le comunità locali. L’intervento deve essere materiale, sullo spazio pubblico, sul costruito, sulla dotazione di servizi, ed immateriale, attraverso il coinvolgimento delle comunità locali, con la promozione dell’economia urbana, attraverso il rafforzamento delle competenze, ecc.
Questa attività concorre al conseguimento dell'Obiettivo 11 dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile: Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.
Il testo completo del Bando ove si specificano le modalità di partecipazione si trova a questo link https://www.ue.regione.lombardia.it/wps/portal/PROUE/UE/Bandi/DettaglioBando/agevolazioni/manifestazione-interesse-strategie-sviluppo-urbano
25 gen 2021
Condividere informazioni, dati e buone pratiche è uno dei principali fattori di successo di un progetto Interreg di ampio respiro come PLASTECO, che coinvolge regioni ed enti locali di 8 Paesi: Austria, Bulgaria, Francia, Germania, Grecia, Lettonia, Romania, oltre all’Italia. Ecco perché una delle attività più rilevanti dell’iniziativa è la pubblicazione di report che consentono di conoscere e replicare le migliori policy presentate dai partner del progetto. L’ultima pubblicazione della serie è un’analisi comparativa delle policy che promuovono la raccolta differenziata, la selezione e il riciclaggio dei rifiuti in plastica nei territori degli enti partner.
Ben 35 le policy considerate, di cui sei dall’Italia, rappresentata dal partner Regione Lombardia. E nella Top Ten delle politiche messe in evidenza dal rapporto sono afferenti alla Lombardia tre progetti, quasi un terzo del totale.
Il primo è Plastica Consapevole, un’iniziativa che ha consentito di ridurre drasticamente il ricorso alle bottiglie d’acqua in plastica a Palazzo Lombardia, sede istituzionale della Regione, grazie all’installazione in 30 aree break di distributori di acqua purificata in aggiunta ai 3 già esistenti. Per rafforzare ulteriormente la sensibilizzazione, in parallelo è stata condotta una campagna di comunicazione all’insegna dell’hashtag #plasticaconsapevole ed è stata allestita in diversi spazi comuni dell’edificio una mostra della fotografa britannica Mandy Barker, nota per le sue immagini che documentano in modo artistico il percorso dei rifiuti in plastica.
Il secondo progetto italiano messo in evidenza si chiama RiVending, una campagna di raccolta dei bicchierini da caffè e palette in polistirolo erogati dai distributori automatici nei punti di ristoro. L’iniziativa che è stata patrocinata anche da Regione Lombardia, attraverso una raccolta dedicata, ha permesso di semplificare il processo di selezione avviando un materiale omogeneo alla produzione di materia prima seconda. Un approfondimento è stato infine dedicato alla valorizzazione da parte di Regione Lombardia della “ecotassa” applicata, come leva di sostenibilità, ai rifiuti avviati a smaltimento in discarica o ad incenerimento senza recupero energetico, con un meccanismo premiale per gli impianti che raggiungono performance di recupero ottimali.
Di rilievo, tra le policy selezionate negli altri Paesi, l’ampliamento della raccolta differenziata per le frazioni in plastica nella regione della Stiria (Austria), il progetto francese Orplast per incentivare i produttori a utilizzare materiali rigenerati e, sempre in Francia, la creazione di un Osservatorio sullo smaltimento dei rifiuti nella regione Auvergne-Rhône-Alpes. Il report completo è disponibile qui
25 gen 2021
Come gestire le acque urbane in modo da prevenire la dispersione di microplastiche nell’ambiente? Questo il tema chiave al centro dell’ultimo workshop di PLASTECO, il progetto Interreg per la riduzione dei rifiuti in plastica, tenutosi in formato digitale il 24 novembre scorso. Un’intera giornata articolata in due parti: 6 presentazioni di esperti al mattino – con la possibilità per i 71 partecipanti di rivolgere domande ai relatori – e al pomeriggio 6 sessioni interattive in altrettante stanze virtuali, che hanno coinvolto nel complesso 42 partecipanti (per ulteriori dettagli, vedi l’articolo dedicato nella nostra newsletter.
L’Italia, e in particolare la Lombardia, sono state tra i grandi protagonisti della giornata grazie a due iniziative presentate rispettivamente da Francesca Malpei, docente presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale (DICA) del Politecnico di Milano, e Roberto Saettone, responsabile tecnico-normativo di PlasticsEurope Italia, membro italiano della federazione europea dei produttori di materie plastiche PlasticsEurope.
La prof. Malpei ha presentato il contributo in tema di gestione delle acque di LE2C, il Lombardy Energy Cleantech Cluster. Grazie a 3 gruppi di lavoro cui, dal febbraio 2018, hanno partecipato 50 rappresentanti di 14 istituzioni, sono stati raccolti preziosi dati sui contaminanti emergenti e le microplastiche. Nell’ottobre scorso ne è stato tratto un rapporto, che forniva anche raccomandazioni quali lo sviluppo di linee guida di campionatura e analisi, l’avvio di campagne di monitoraggio, o la redazione di report sulla presenza di microplastiche nelle acque reflue (il rapporto è disponibile qui).
Il dott. Saettone ha invece parlato di Operation Clean Sweep®, un’iniziativa promossa da PlasticsEurope per prevenire la dispersione di pellet in plastica nell’ambiente e nelle acque in particolare. Seconda maggiore fonte di microplastiche primarie, i pellet rappresentano infatti il 2% circa di tutti i rifiuti plastici nell’ambiente. Grazie all’implementazione delle strutture produttive, la formazione e la promozione e monitoraggio di buone pratiche, Clean Sweep® mira in prospettiva ad azzerare il rilascio di piccoli residui. L’Italia è tra i Paesi più rappresentati nell’iniziativa, con tres organizzazioni: Amaplast, Federchimica (cui aderisce PlasticsEurope Italia) e Assocomaplast.
16 dic 2020
Martedì 15 dicembre ha avuto luogo il CircE Milan final virtual event (il cui programma alleghiamo a questa news) evento conclusivo di disseminazione del progetto CircE – European Regions toward Circular Economy dedicato alla presentazione dei risultati del progetto, raccontati attraverso la voce di tutti i protagonisti: Segretariato del Programma Interreg Europe, Stakeholders, referenti dei partner, tecnici che hanno supportato l’attività del progetto.
Un momento significativo del meeting è stata la tavola rotonda che ha visto coinvolti i rappresentanti politici del partenariato (per Regione Lombardia l’Assessore all’Ambiente e Clima, Raffale Cattaneo), che hanno affrontato il tema cruciale dell’integrazione dei fondi europei per supportare l’economia circolare e come risorsa per orientare una più efficace e sostenibile ripresa economica a valle della pandemia.
Per conoscere più in dettaglio attività e risultati del progetto e il set di metodologie utilizzate per analizzare le filiere al fine individuare opportunità di economia circolare, è possibile scaricare la Pubblicazione finale, disponibile qui in allegato in lingua italiana e inglese.
23 nov 2020
Si sono chiusi i lavori della tre giorni che Regione Lombardia ha dedicato alla sostenibilità, nell’ambito del percorso avviato per la costruzione della Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile.
Tre giorni intensi di eventi e approfondimenti per riflettere sulle prospettive di sviluppo, proprio in questo momento di forte difficoltà per l’economia e la società a causa della pandemia.
Come ha confermato il Presidente Fontana all’apertura del Forum “La sostenibilità è il tema che sostiene il nostro futuro” ed è quindi un riferimento imprescindibile per la ripartenza.
Nei prossimi giorni, tutti i video delle diverse sessioni che hanno caratterizzato il Forum verranno messi a disposizione nella sezione dedicata su questo sito, con l’intenzione di discuterne ancora e raccogliere le ulteriori riflessioni da parte di tutti gli interessati.
16 set 2020
L’Italia di fine secolo? Con temperature più alte di 2 gradi nella migliore delle ipotesi, addirittura di 5 gradi nello scenario peggiore. Nel Belpaese sarà netto l’aumento di incendi e di malattie legate a stress termico e inquinamento, ci saranno danni in tutti i settori - in particolare agricoltura e turismo - e, nel complesso, l’insieme delle conseguenze dei cambiamenti climatici si tradurrà in un calo dell’8% del PIL pro capite.
Ecco quello che potrebbe essere il nostro futuro da qui a 30 anni, secondo un rapporto inedito. È l’“Analisi del Rischio. I cambiamenti climatici in Italia” curato dai 30 esperti della Fondazione CMCC, Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici fondato per studiare i cambiamenti climatici, e realizzare modelli sulla loro interazione con la nostra società.
L’ “Analisi” mette in fila, per la prima volta in modo integrato, i rischi principali che correremo a seconda dei diversi livelli di riscaldamento globale. Allo stesso modo, il rapporto CMCC punta a evidenziare le priorità di intervento: nei processi decisionali, nelle politiche pubbliche, nei programmi di investimento e nella pianificazione della spesa pubblica.
I diversi modelli climatici sono concordi nel valutare un aumento della temperatura fino a 2°C nel periodo 2021-2050 (rispetto a 1981-2010). Nello scenario peggiore, l’aumento della temperatura può raggiungere i 5°C.
È prevista una diminuzione delle precipitazioni estive nelle regioni del centro e del Sud, e un aumento di eventi precipitazioni intense. In tutti gli scenari aumenta il numero di giorni caldi e dei periodi senza pioggia.
Per quanto riguarda gli eventi estremi, si legge, “la probabilità del rischio è aumentata in Italia del 9% negli ultimi vent’anni”.
Inevitabili le ricadute economiche. Lo studio spiega che “i costi degli impatti dei cambiamenti climatici in Italia aumentano rapidamente e in modo esponenziale al crescere dell’innalzamento della temperatura nei diversi scenari, con valori compresi tra lo 0,5% e l’8% del Pil a fine secolo. I cambiamenti climatici aumentano la disuguaglianza economica tra regioni. Tutti i settori dell’economia italiana risultano impattati negativamente dai cambiamenti climatici, tuttavia le perdite maggiori vengono a determinarsi nelle reti e nella dotazione infrastrutturale del Paese, nell’agricoltura e nel settore turistico, nei segmenti sia estivo sia invernale”.
In seguito all’incremento nelle temperature medie ed estreme, alla maggiore frequenza (e durata) delle ondate di calore e di eventi di precipitazione intensa, bambini, anziani, disabili e persone più fragili saranno coloro che subiranno maggiori ripercussioni. Sono attesi, infatti, incrementi di mortalità per cardiopatie ischemiche, ictus, nefropatie e disturbi metabolici da stress termico e un incremento delle malattie respiratorie dovuto al legame tra i fenomeni legati all’innalzamento delle temperature in ambiente urbano (isole di calore) e concentrazioni di ozono (O3) e polveri sottili (PM10).
Da un lato ci si attende lo scioglimento di neve, ghiaccio, con possibili ed evidenti enomeni di dissesto nelle zone alpine e appenniniche, un ulteriore aumento di frane e del rischio di idraulico per piccoli bacini.
Dall’altro è prevista la riduzione “della risorsa idrica rinnovabile, sia superficiale che sotterranea, in quasi tutte le zone semi-aride”. La qualità dell’acqua e la sua stessa disponibilità diventano dunque a rischio, specie d’estate quando aumenta la domanda, per settori diversi: da quello civile a quello industriale, da quello agricolo a quello per la produzione dell’energia. .
Con l’aumento delle temperature e la riduzione delle precipitazioni medie annue, la maggiore frequenza di eventi meteorologici estremi quali le ondate di calore o la prolungata siccità, il rapporto prevede un prolungamento della ‘stagione’ degli incendi e un aumento delle giornate con pericolosità estrema che, a loro volta, si potranno tradurre in un aumento delle superfici percorse con conseguente incremento nelle emissioni di gas a effetto serra e particolato.
Il rapporto completo e altri materiali sono disponibili su:
https://www.cmcc.it/it/analisi-del-rischio-i-cambiamenti-climatici-in-italia
1 set 2020
Apre il primo settembre il bando con cui Regione Lombardia stanzia in tutto mezzo milione di euro per favorire la bonifica di siti potenzialmente contaminati.
Le domande potranno essere presentate esclusivamente online, collegandosi al sito informativo della piattaforma regionale ‘Bandi online’ , da oggi fino al 30 settembre 2020.
Come indicato nel decreto dell’Assessorato regionale all’Ambiente e Clima, il bando si rivolge a soggetti pubblici e privati del territorio lombrdo, purché non responsabili della contaminazione, e ai Comuni lombardi.
Le risorse disponibili sono complessivamente di 500 mila euro. L’importo massimo riconosciuto per ciascuna attività non potrà essere superiore a 50 mila euro per la redazione, integrazione o aggiornamento del Piano di caratterizzazione. Non oltre i 100 mila euro per l’esecuzione del Piano di caratterizzazione.
Il contributo, infine, non dovrà superare i 25 mila euro per la redazione dello studio di fattibilità urbanistico-edilizia.
“La finalità di questo bando – ha spiegato l’assessoread Ambiente e Clima – è quella di promuovere l’avvio dei processi di bonifica e di rigenerazione dei siti potenzialmente inquinati. Vogliamo incentivare, ad esempio, gli studi di fattibilità necessari alla riqualificazione e al recupero delle aree potenzialmente contaminate. E vogliamo anche ridurre il consumo di suolo”.
29 lug 2020
La Sostenibilità? Oggi fa rima con nuove possibilità di lavoro e nuove professionalità. Lavori ‘green’, per cui sono richieste però competenze specifiche. Per questo, dopo il successo della prima edizione anche per il prossimo anno accademico 2020-2021 torna il Master di II livello in “Sustainable Development Jobs”: il primo, in Italia, a offrire un percorso multidisciplinare di alta formazione per acquisire conoscenze richieste nelle nuove professioni della sostenibilità.
Il Master è frutto di un’ampia condivisione di intenti. È promosso dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca e da Fondazione G. Feltrinelli, in collaborazione con il Politecnico di Milano, l’Università degli Studi di Milano, l’Università degli Studi di Pavia, l’ASviS (l’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile) e la RUS (la Rete delle Università per lo sviluppo sostenibile), e diretto da Matteo Colleoni - ordinario in Sociologia dell’ambiente e del Territorio alla Bicocca.
Il percorso, della durata di un anno, guarda alle tante sfide poste da uno Sviluppo Sostenibile: economia circolare, riorganizzazione degli spazi urbani, ideazione di nuovi modelli di consumo, integrazione di strumenti di progettazione partecipata, ma anche innovazione sociale, comunicazione, sensibilizzazione.
L’obiettivo è quello di una piattaforma di insegnamenti, pratiche, competenze e network in grado di generare un percorso professionalizzante per studenti e un piano di aggiornamento per professionisti del settore, superando i verticalismi dell’approccio settoriale.
I Sustainable Development Jobs includono una serie di figure innovative e trasversali a istituzioni, enti di ricerca e organizzazioni internazionali, in grado di lavorare ai più svariati livelli della sostenibilità: dal resilience officer al sustainability manager, dal monitoraggio alla valutazione degli impatti sociali e ambientali.
Trenta i posti disponibili, previste anche borse di studio.
Le iscrizioni al Master si chiudono il prossimo 11 settembre. La prova di selezione dei candidati si terrà il 22 settembre, l’inizio dei corsi è previsto per il 23 ottobre. Da maggio a settembre 2021 si terranno gli stage formativi, mentre la prova finale per il diploma a ottobre 2021.
Maggiori informazioni a questo link.
14 lug 2020
È aperta la consultazione pubblica sulle linee guida per la gestione circolare di scorie di acciaieria e terre di fonderia, redatte dall’Osservatorio per l’Economia Circolare e la Transizione Energetica attivato da Regione Lombardia.
Nell’ambito di tale Osservatorio Regione Lombardia ha istituito un tavolo di lavoro tecnico sui residui delle attività metallurgiche, con la finalità di rendere la loro gestione più “circolare”, nel rispetto dell’ambiente.
Tali residui sono quantitativamente importanti, pertanto è essenziale assicurarsi che possano essere gestiti al meglio, favorendo il loro utilizzo e recupero come vere e proprie materie prime ed evitando il loro conferimento in discarica.
Il Tavolo è composto dai rappresentanti dei diversi soggetti interessati: Enti pubblici (Regione Lombardia, ANCI, ARPA Lombardia), rappresentanti dei produttori e di chi lavora o utilizza questi materiali (Federacciai, Assofond, Confindustria Lombardia, ANCE, Assomet), Enti di ricerca e rappresentati di professionisti (ENEA, INSTM, Università di Brescia, Università Bocconi, Università di Milano-Bicocca, CROIL) associazioni ambientaliste (Legambiente Lombardia).
Il Tavolo ha deciso di produrre due documenti di riferimento tecnici - uno per le scorie nere di acciaieria EAF e uno per le terre esauste di fonderia - che dettaglino le modalità e i criteri per gestire al meglio questi residui come “sottoprodotti” oppure, una volta divenuti rifiuti, per riciclarli in prodotti da recupero (il cosiddetto “end of waste”).
L’approccio condiviso da tutti è stato quello di partire dalle caratteristiche dei residui analizzandone i possibili utilizzi, vedendoli insomma come “materie prime” da utilizzare al meglio con la corretta tutela ambientale e non più come “problemi” di cui disfarsi.
La stesura dei documenti ha preso spunto dagli esiti più recenti della ricerca scientifica e dalle esperienze di altri paesi UE, in cui l’utilizzo di questi materiali è già ampiamente consolidato e sperimentato.
Le linee guida tecniche redatte potranno pertanto diventare utili riferimenti sia per i produttori che scelgono di gestire i proprio residui come “sottoprodotti” (art. 184-bis del D.lgs 152/06), sia per le Autorità competenti che possono già ora autorizzare in procedura ordinaria o in AIA il riciclo dei materiali come “end of waste caso per caso” (art. 184-ter del D.lgs 152/06).
I due documenti allegati sono il frutto del percorso a oggi: per assicurare la massima condivisione e la migliore qualità dei documenti, il Tavolo ha deciso di sottoporre questi testi a una consultazione pubblica, aperta non solo a chi già è membro del Tavolo ma a chiunque lo ritenga opportuno.
Solo dopo la raccolta delle osservazioni e la loro valutazione il Tavolo approverà in modo definitivo i documenti nella versione finale, che sarà portata all’attenzione anche del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, già informato del lavoro in corso.
Chi volesse inviare osservazioni, commenti o proposte ha pertanto la possibilità di farlo entro il 15/09/2020, inviando il modulo allegato compilato via mail a svilupposostenibile@regione.lombardia.it.
Per informazione è possibile contattare Giorgio Gallina all’indirizzo giorgio_gallina@regione.lombardia.it.
19 giu 2020
Si terrà giovedì 25 giugno 2020, dalle ore 10 alle ore 11, l’evento online “Aziende per il clima e la biodiversità, impegnare la propria impresa nella lotta per il clima e la biodiversità”.
Il cambiamento climatico e la conservazione della biodiversità sono temi che influenzano sempre di più le scelte dei consumatori e, di riflesso, stanno acquistando più valore anche per le imprese non solo per quanto riguarda la Responsabilità Sociale d’Impresa (Corporate Social Responsibility o CSR).
Un ruolo centrale nel contrasto a questi due fenomeni è svolto in Europa da un’estesa rete di aree naturali che prende il nome di Natura 2000. In Lombardia queste aree naturali, se adeguatamente valorizzate, possono rappresentare una grande opportunità di investimento per le imprese sensibili a questi temi.
Nel corso di questo incontro online, rivolto a Direttori, Amministratori Delegati, Esperti di Marketing e CSR Manager, spiegheremo quali sono le possibilità offerte e come prendere posizione rispetto ai temi più rilevanti del clima e della biodiversità.
- Green Deal e Biodiversity Strategy 2030: quale spazio per la natura e le aziende in Lombardia? - Gerardo de Luzenberger, Genius Loci
- I vantaggi competitivi per le aziende “climate and biodiversity positive” - Tommaso Pittarello, Green Marketing Manager, Etifor | Valuing Nature
- Rendi la tua azienda Climate Positive e lotta contro la crisi climatica e la perdita di biodiversità - Lucio Brotto, Co-funder e Direttore Area investimenti sostenibili, Etifor | Valuing Nature Etifor | Valuing Nature.
La partecipazione è gratuita; una volta iscritti al seminario si riceveranno due email, quella con le istruzioni per la partecipazione al seminario arriverà circa un’ora prima dell’evento.
L’iniziativa è organizzata dal team di animazione e facilitazione territoriale del progetto Life Gestire 2020 di Regione Lombardia e partners.
15 giu 2020
Dalla collaborazione tra Regione Lombardia, ENEA e GSE (Gestore dei servizi energetici) nasce il ‘Punto Energia e Clima per i Comuni’ (PECC), una strumento nuovo e concreto per supportare i Comuni nella riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare pubblico e l’installazione di impianti da fonti rinnovabili.
Per rendere ancora più efficace l’iniziativa, questa coinvolge anche ANCI Lombardia (Associazione Nazionale Comuni Italiani), punto di riferimento essenziale per i Comuni lombardi.
Il PECC prende avvio con un’iniziativa per finanziare progetti subito cantierabili: Regione Lombardia mette sul piatto 350 milioni di euro per il biennio 2020-2021, integrabili con le risorse del Conto Termico gestito dal GSE per i Comuni.
Le attività del PECC hanno preso il via di fatto con i primi due di quattro webinar, che si sono tenuti l’11 giugno (il primo rivolto ai 67 Comuni lombardi con popolazione superiore ai 20 mila abitanti ) e il 12 giugno (dedicato ai 397 Comuni con popolazione tra 5 mila e mila abitanti). Per i Comuni più popolosi, coinvolti in questi appuntamenti, sono previsti finanziamenti che vanno da 350 mila a 4 milioni di euro.
Il terzo e quarto sono previsti mercoledì 17 e giovedì 18 giugno, con focus sui 521 Comuni lombardi sotto i 5 mila abitanti.
A questo link l’iscrizione ai singoli webinar.
Lo scopo è fornire ai Comuni lombardi regole e procedure sull’utilizzo degli incentivi del Conto Termico in base al cofinanziamento della legge regionale. Questo primo ciclo di incontri prevede un focus sulle linee guida per la scelta degli interventi, strumenti di diagnosi, valutazione benefici energetici e utilizzo degli strumenti nazionali per gli acquisti in rete.
Al termine del ciclo di webinar, il PECC diventerà una struttura stabile negli spazi regionali per l’assistenza ai Comuni.
“Lo stanziamento regionale straordinario destinato agli enti locali – ha spiegato l’assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo– vede negli interventi di efficientamento energetico dell’edilizia pubblica e nello sviluppo di impianti a energia rinnovabile una spinta verso lo sviluppo sostenibile. L’avvio dei ‘Punti Energia e clima’ ha l’obiettivo di dare supporto operativo agli amministratori del territorio”.
“Attraverso questa struttura operativa – ha sottolineatp il presidente dell’ENEA, Federico Testa – mettiamo a disposizione le nostre competenze nel settore dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili. L’obiettivo: promuovere e facilitare l’utilizzo degli incentivi statali e dei fondi regionali, nonché ottimizzare gli interventi di efficientamento energetico del patrimonio immobiliare. In tal modo i Comuni possono massimizzare i risparmi derivanti da minori consumi di energia”.
“Siamo certi che l’unità di intenti che guida quest’iniziativa – ha dichiarato l’amministratore delegato del GSE Roberto Moneta – andrà a beneficio di cittadini e comunità locali. Risorse regionali e incentivi devono essere usati in sinergia per accelerare gli interventi sul patrimonio pubblico. Le nostre competenze sono a disposizione del Paese per accompagnarlo nella transizione energetica”.
“Il supporto di Anci Lombardia si configura non solo come facilitatore dell’accordo per la realizzazione del PECC, ma anche come supporto operativo per la presentazione di progetti di riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare pubblico locale - ha aggiunto il presidente Mauro Guerra - . La partecipazione diretta di Anci Lombardia offre ai Comuni la possibilità di esprimere le proprie progettualità”.
A questo link la sezione web che la Regione Lombardia ha dedicato agli enti locali potenziali beneficiari della Legge regionale.
22 mag 2020
“Il 22 maggio si celebra la biodiversità: un patrimonio culturale e naturale comune a tutti, parte fondamentale della sfida per la sostenibilità”. Così l’assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, in occasione della ‘Giornata mondiale della biodiversità’.
“È importante che aumenti la consapevolezza della centralità della sfida per la tutela della biodiversità – prosegue Cattaneo – così come negli anni si è sviluppata nei confronti del cambiamento climatico. La biodiversità rappresenta una condizione fondamentale per fornire alla nostra vita quotidiana benessere e salute”.
“Inoltre, i servizi ecosistemici forniti dalle molteplicità delle forme viventi, dal loro positivo intreccio in natura – chiosa Cattaneo – hanno un valore stimato dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo (OECD) pari a 1,5 volte il Pil mondiale per ogni anno”.
“A fronte di un beneficio così grande – rileva il titolare lombardo all’Ambiente – si investe
ancora troppo poco per la tutela della biodiversità. Questa pandemia ha costretto ciascuno di noi a soffermarsi sull’importanza della tutela della biodiversità. Il rapporto tra uomo e ambiente, tra uomo e altre specie viventi se non è regolato produce grandi rischi”.
“In Regione Lombardia, stiamo investendo decine di milioni di euro per la tutela della biodiversità – dice Cattaneo – anche grazie ai fondi europei, nell’ambito del progetto ‘Gestire 2020’. Tuttavia, per vincere la battaglia, la biodiversità dovrà diventare un patrimonio comune e parte centrale delle scelte e degli investimenti non solo a livello governativo, ma anche nei comportamenti di ciascuno di noi”.
“Proprio giovedì 21 maggio, la Commissione Europea – conclude Cattaneo – ha lanciato la Strategia Europea per la Biodiversità 2030. Cui anche noi faremo riferimento nella definizione delle nostre politiche”.
27 apr 2020
Come rilanciare la crescita dopo la pandemia del Coronavirus? Questo il tema cruciale affrontato dagli assessori all’Ambiente della rete dei Quattro Motori d’Europa - le quattro regioni più intensamente industrializzate e avanzate d’Europa ovvero Baden-Württemberg, Catalogna, Lombardia e Rodano-Alpi -, riuniti in videoconferenza per condividere idee e proposte.
Rendendo la sostenibilità e l'azione per il clima parte integrante di una più ampia ripresa, le regioni possono raggiungere vari obiettivi economici e sociali sia nella prospettiva degli aiuti a breve termine sia nella ricerca di un futuro resiliente.
“Questa crisi senza precedenti sta colpendo la nostra salute, la nostra economia e la nostra società in modo nuovo e dirompente - ha affermato Raffaele Cattaneo, Assessore all’Ambiente e Clima della Lombardia -. Nel frattempo, è una crisi che chiede un’azione politica innovativa, in particolare da parte delle principali economie europee che devono guidare la ripresa. La ripresa deve consolidarsi in una prospettiva a lungo termine con nuovi investimenti in infrastrutture e servizi, mantenendo allo stesso tempo la sostenibilità, la decarbonizzazione e l’economia circolare come leve per la competitività”.
In questa situazione, i partner dei Quattro Motori dell’Europa stanno dando impulso a un rinnovato dialogo politico, attualmente in corso anche a livello nazionale ed europeo.
Franz Untersteller, Assessore all’Ambiente, alla Protezione del clima e al Settore energetico del Baden-Wuerttemberg ha espresso ai colleghi la sua vicinanza e comprensione della difficile situazione in cui si trovano le regioni partner, offrendo il pieno sostegno del Baden-Wuerttemberg. Inoltre, ha sottolineato, “nonostante la crisi sanitaria, la crisi globale del cambiamento climatico continua. Pertanto, il superamento della pandemia offre l’imperdibile possibilità di ricostruire l’economia su basi veramente sostenibili, garantendo la neutralità climatica e l’uso efficiente delle risorse. In quanto regioni economicamente sviluppate e dinamiche, supporteremo la Commissione Europea nello sviluppo delle iniziative del Green Deal, sollecitandone una modalità attuativa che garantisca davvero un nuovo slancio”.
I governi regionali sono in prima linea nella risposta all'emergenza, lo stesso vale per le misure per la ripresa, potendo contare sullo stesso approccio innovativo e sostenibile sperimentato nell’affrontare la sfida del cambiamento climatico.
“Garantire una ripresa verde dovrebbe essere la nostra risposta responsabile e globale a questa crisi. Il rilancio dovrebbe prevedere un pacchetto di investimenti e misure per aiutare le imprese, comprese le piccole e medie, ad accelerare i processi di decarbonizzazione della mobilità, di transizione energetica e di sviluppo dell’economia circolare. Territori come quelli dei 4 Motori d’Europa devono presentare una proposta comune alla Commissione Europea e dovrebbero essere visti come attori chiave in questo impegno alla ripresa” ha dichiarato Damià Calvet, Assessore al Territorio e alla Sostenibilità della Catalogna.
Anche il Ministero dell'Ambiente, dello Sviluppo Sostenibile e dell'Energia dell'Alvernia-Rodano-Alpi ha confermato l’interesse e il sostegno della Regione a questa cooperazione rafforzata.
Attraverso il partenariato dei Quattro Motori d’Europa, le regioni stanno facendo proposte concrete alle istituzioni dell’Unione Europea per rafforzare il piano di ripartenza mediante misure ecologiche, collaborando anche con i rispettivi stakeholder per identificare le migliori opzioni sostenibili.
Gli assessori concordano sul fatto che “il rilancio dell'economia ha bisogno di nuove soluzioni sostenibili poiché l'obiettivo principale non può essere un ritorno al passato, ma una corsa verso il futuro”.
21 apr 2020
La Commissione UE ha approvato il 14 aprile un documento sulla gestione dei rifiuti durante la crisi dovuta al Coronavirus, che evidenzia prima di tutto l’importanza di mantenere attiva la raccolta differenziata dei rifiuti urbani per non abbandonare il percorso verso l’economia circolare. Proseguire con una raccolta differenziata ben fatta è infatti essenziale per non aumentare gli impatti ambientali e per mantenere attive le filiere di approvvigionamento di materie prime secondarie.
L’Unione Europea rassicura sul fatto che la gestione dei rifiuti adotta già normalmente precauzioni che minimizzano i rischi sanitari, per cui è opportuno solo avere qualche nuovo accorgimento: quale quello di raccogliere nella normale frazione indifferenziata i rifiuti delle persone in isolamento domiciliare, senza bisogno di istituire servizi di raccolta specifici.
Il documento affronta poi anche il tema dei rifiuti da strutture sanitarie e ricorda che è possibile ricorrere a misure eccezionali nella loro gestione, vista la situazione di emergenza.
I consigli dell’Unione Europea sono perfettamente coerenti con le indicazioni fornite da Regione Lombardia sin dai primi giorni, anche a seguito di uno stretto raccordo con l’Istituto Superiore di Sanità e ARPA Lombardia, prima con alcune note inviate a Enti e gestori, poi con l’ordinanza contingibile e urgente 520 del 01/04/2020 a firma del Presidente.
L’importante atto regionale affronta tutti gli aspetti della gestione dei rifiuti in tempo di emergenza e riguarda in particolare:
In allegato l’ordinanza 520 e le linee guida della Commissione Europea.
18 mar 2020
Torna il “Premio Lombardia è Ricerca” di Regione Lombardia per le scuole: un riconoscimento voluto in parallelo all’omonimo Premio internazionale, che quest’anno ha per tema la sostenibilità.
Per sapere di più sul Premio internazionale edizione 2020, leggi qui.
Il “Premio Lombardia è Ricerca A.S. 2019/20” è rivolto agli studenti della scuola secondaria di secondo grado (statali e paritarie) e di percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) della Lombardia, iscritti all’anno scolastico 2019/2020.
Il Premio per le scuole vuole valorizzare le tre migliori proposte progettuali sviluppate da gruppi di studenti (minimo due), per l’eventuale realizzazione di una innovazione, a carattere prototipale funzionante, nelle aree tematiche di interesse regionale.
Il Regolamento del Premio per le scuole e il relativo accordo con l’Ufficio Scolastico Regionale lombardo sono stati approvati dalla Giunta regionale nella seduta di lunedì 16 marzo.
Nel corso della Giornata della Ricerca 2020, prevista per il 13 novembre prossimo al Teatro alla Scala, oltre al Premio internazionale Regione assegnerà dunque il Premio alle scuole, per un valore di 46 mila euro: 15 mila per il 1° gruppo classificato; 10 mila per il 2° gruppo e 5 mila per il 3° gruppo classificato.
Il Premio verrà suddiviso in parti uguali tra i membri dei gruppi vincitori.
Ci sono poi 5 mila euro per ciascuna scuola/istituto di provenienza dei vincitori, da destinare al miglioramento di materiali e/o strumenti che favoriscano le attività didattiche degli studenti.
Come già nelle prime due edizioni del 2018 e del 2019, con il Premio per le scuole Regione Lombardia vuole sensibilizzare e avvicinare gli studenti al mondo dell’innovazione, rendendoli protagonisti di una ricerca che punta ad applicazioni pratiche capaci di migliorare la qualità di vita dei cittadini.
Qui il link al video in cui i primi classificati dell’edizione 2019 raccontano il loro progetto.
Per vedere il video dei secondi classificati si può invece cliccare qui.
Qui, infine, il link al video dei terzi classificati della scorsa edizione.
9 mar 2020
La Pubblica Amministrazione è il più grande consumatore’ delle moderne società.
Questo fatto rende evidente la necessità di una politica pubblica di “Acquisti Verdi”, definiti dalla Commissione Europea come “l’approccio in base al quale le Amministrazioni Pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto, incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti validi sotto il profilo ambientale, attraverso la ricerca e la scelta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sull’ambiente lungo l’intero ciclo di vita”.
Con il GPP (Green Public Procurement) la Pubblica Amministrazione diventa protagonista di una strategia di sviluppo sostenibile; grazie al GPP, nello specifico, le Pubbliche Amministrazioni possono:
Il Ministero dell’Ambiente ha organizzato una formazione a distanza dal titolo “Green Public Procurement: strumenti e metodi per l’applicazione dei CAM negli appalti della PA”, che rappresenta un’utile occasione per tutti i Comuni e gli altri Enti pubblici di acquisire competenze su questa importante leva per lo sviluppo sostenibile.
Il tema degli “acquisti verdi” (o GPP - Green Public Procurement) della Pubblica Amministrazione è infatti centrale per garantire un effettivo sviluppo dell’economia circolare e per il percorso verso lo sviluppo sostenibile. Il Codice degli Appalti (D.lgs n. 50/206, art. 34) ha inoltre reso obbligatorio utilizzare i CAM (Criteri Minimi Ambientali) per tutte le stazioni appaltanti.
A questo link le informazioni sulla formazione a distanza.
Regione Lombardia è direttamente impegnata sul tema del GPP, anche attraverso la partecipazione al progetto Interreg EU GPP4Growth.
24 feb 2020
È on line l’annunciato bando di Regione Lombardia per favorire l’efficientamento energetico delle PMI, grazia a contributi del 50% e a una dotazione finanziaria di oltre 2,2 milioni.ù
La domanda di partecipazione al bando dovrà essere presentata per mezzo del Sistema Informativo Bandi online a questo link entro le ore 16 del 31 marzo 2020.
Il bando è finalizzato all’efficientamento energetico delle Piccole e Medie Imprese, con particolare riferimento alle imprese la cui attività comporta notevoli consumi energetici, pur senza rientrare nella definizione di impresa energivora di cui al decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 21.12.2017.
L’obiettivo è di incentivare le PMI a realizzare la diagnosi energetica o ad aderire al sistema di gestione dell’energia ISO 50001 in una o più delle sedi operative situate in Lombardia, fino a un massimo di dieci, in cui l’impresa svolge la propria attività.
Per ciascuna sede operativa il contributo non potrà superare:
- euro 8 mila per la diagnosi energetica;
- euro 16 mila per l’adozione del sistema di gestione ISO 50001.
Si tratta di un contributo a fondo perduto, finalizzato a coprire il 50% delle spese ammissibili al netto dell’IVA. A copertura, una dotazione finanziaria di .2 milioni e 238.750 euro.
Il bando è rivolto a Piccole e Medie Imprese con codice ATECO B (Estrazione di minerali da cave e miniere) o C (Attività manifatturiere).
In allegato il testo del bando, quello del relativo decreto e delle FAQ.
Per assistenza tecnica sull’utilizzo del servizio on line della piattaforma Bandi online Sistema Agevolazioni:
e-mail: bandi@regione.lombardia.it; numero verde 800.131.151 (attivo dal lunedì al sabato - escluso festivi - dalle ore 10 alle ore 20).
12 feb 2020
Si chiama “Contaminazioni” l’iniziativa promossa da Regione Lombardia per sensibilizzare i propri dipendenti sul tema dell’utilizzo consapevole della plastica.
L’esposizione, diffusa in spazi non convenzionali come aree ristoro, corridoi e all’interno di un ascensore di Palazzo Lombardia, sarà attiva fino al 30 aprile. E in quest’occasione, Regione Lombardia ha posizionato nelle aree break del Palazzo 30 dispenser di acqua potabile, ‘vestiti’ con le opere dell’artista inglese inglese. In questo modo si eviterà di utilizzare bottiglie di plastica usa e getta.
Il tema della mostra è l’inquinamento da plastica e l’esortazione ad avviare gesti virtuosi, promuovendo contaminazioni positive. Obiettivo, favorire una comprensione più profonda della realtà di ciò che è presente nei nostri mari e stimolare l’osservatore a ricondurre alla propria quotidianità gli oggetti ritratti.
Le opere realizzate da Mandy Barker, fotografa britannica che da decenni svolge ricerche sull’inquinamento nei mari, reinterpretano in chiave estetica l’inquinamento da plastica e conducono a una riflessione profonda su cosa significhi consumare meno e in modo più consapevole.
“Il vero tema da affrontare - ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, visitando gli spazi allestiti - sta nell’atteggiamento ‘usa e getta’ che per troppi anni abbiamo avuto nei confronti di un materiale, la plastica, che deve essere riciclato e comunque gestito in maniera consapevole
evitandone innanzitutto la dispersione nell’ambiente”.
“Mentre va di moda il ‘plastic free’ - ha sottolineato l’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo - dobbiamo ragionare su un utilizzo consapevole della plastica, che è una risorsa di cui abbiamo bisogno. Non abbiamo bisogno, invece, che diventi un rifiuto. Regione Lombardia è impegnata nella diffusione della consapevolezza sul suo giusto utilizzo, e nello sviluppo di politiche e strumenti che possono favorire la massimizzazione del recupero, del riciclo e del riuso della plastica”.
Uno sviluppo sempre più sostenibile è uno dei focus delle azioni strategiche di Regione Lombardia.
21 gen 2020
arà ‘Sostenibilità Ambientale e Qualità della Vita’ il nuovo tema del Premio Internazionale “Lombardia è Ricerca”, approvato dalla Giunta regionale nella seduta del 20 gennaio su proposta del vicepresidente Fabrizio Sala, di concerto con gli assessori Raffaele Cattaneo (Ambiente e Clima) e Claudia Maria Terzi (Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile).
Il Premio, per cui è stato stanziato un milione di euro, si pone come obiettivo quello di contribuire al miglioramento della qualità della vita dei cittadini favorendo una crescita produttiva in armonia con l’ambiente.
Le ragioni della scelta sono state illustrate da Sala ricordando che “nel nostro Piano Strategico triennale è stata individuata la sostenibilità ambientale come uno degli ambiti principali che incidono sullo sviluppo della Lombardia”.
“In Lombardia – ha continuato – ci stiamo sempre più muovendo verso un modello di innovazione responsabile che tiene conto anche degli impatti sociali, oltre che economici e scientifici, delle scoperte”.
Il Premio, giunto alla sua quarta edizione, è stato istituito per riconoscere pubblicamente l’impegno e il talento di persone che tramite le proprie ricerche, scoperte e invenzioni abbiano apportato un significativo contributo nell’avanzamento della conoscenza scientifica e tecnologica a livello internazionale.
“Le candidature possono essere presentate da tutti gli scienziati compresi nella lista ‘Top Italian Scientists’ di ciascuna delle aree relative al tema del Premio, sono circa 3.800 – ha aggiunto il vicepresidente – . Il vincitore potrà essere uno scienziato proveniente da ogni parte del mondo, ma il 70% del Premio deve essere investito per implementare la sua scoperta in centri di ricerca lombardi”.
Il riconoscimento sarà consegnato nel corso della Giornata della Ricerca di Regione Lombardia, dedicata alla memoria di Umberto Veronesi, che si svolgerà il 13 novembre al Teatro alla Scala di Milano. Tutta la procedura di assegnazione verrà gestita tramite Blockchain, per certificare la trasparenza dei vari passaggi, come già nell’edizione dello scorso anno (qui maggiori informazioni sul vincitore 2019 e una video sintesi dell’ultima Giornata della Ricerca).
Le tematiche specifiche della nuova edizione del Premio sono dunque: transizione energetica verso fonti rinnovabili; mobilità sostenibile; energia pulita e risorse rinnovabili; efficienza energetica; tecnologie pulite per lo sfruttamento di combustibili fossili; gestione sostenibile ed utilizzo efficiente delle risorse naturali; gestione eco-compatibile dei materiali durante il loro intero ciclo di vita; riduzione di emissioni di CO 2; sistemi innovativi per lo sfruttamento dell’energia solare; scoperta e sviluppo di nuovi materiali per produzione, immagazzinamento e distribuzione di energia pulita.
“Il premio internazionale - ha aggiunto Terzi – sarà l’occasione per valorizzare contributi in grado di generare impatti positivi sulla qualità della vita dei lombardi. La mobilità sostenibile è uno dei temi specifici previsti dall’iniziativa. Un tema ancor più cruciale in un territorio complesso e antropizzato come il nostro. La Regione investe: dal rinnovo della flotta dei mezzi pubblici al cofinanziamento di punti di ricarica per auto elettriche, fino all’impegno per la realizzazione o il completamento di percorsi ciclabili. I nuovi treni per esempio garantiscono una diminuzione del 30% dei consumi di energia elettrica e sono composti da materiali con alti tassi di riutilizzo (96%) e di biodegradabilità (95%)”.
Il tema scelto dalla Giunta viene definito dall’assessore Cattaneo “cruciale nelle politiche di scala globale e anche nelle politiche della nostra Regione e trova nell’innovazione il modo più corretto per affrontare le sfide. La sostenibilità – ha rimarcato – è il nuovo nome dello sviluppo. Attorno alla sostenibilità si gioca la più grande opportunità di sviluppo che abbiamo di fronte nei prossimi decenni e dobbiamo dotarci degli strumenti e delle scelte politiche che ci permettono di tenere il ritmo delle sfide che abbiamo di fronte. Sfide come quelle rappresentate da economia circolare, transizione energetica, mobilità sostenibile, smart city, smart village e smart Region. È un cambiamento trasversale, che si costruisce dal basso, coinvolgendo tutti, ogni singolo cittadino, ogni singola impresa: è questa la linea politica su cui si sta muovendo Regione Lombardia”.
17 gen 2020
Nuova adesione al Protocollo per lo sviluppo sostenibile di Regione Lombardia, lanciato lo scorso settembre. È quella del JRC di Ispra (VA), uno dei centri del servizio scientifico interno della Commissione Europea incaricato di supportare con consulenze indipendenti il processo decisionale dell’UE. Un impegno importante per una rinnovata azione comune di JRC e Regione, finalizzata a raggiungere i 17 Obiettivi Sostenibili dell’Agenda ONU 2030.
Ciascuno dei sottoscrittori, a partire da Regione Lombardia, è impegnato a realizzare azioni concrete di cui darà conto al Forum annuale per lo sviluppo sostenibile, in programma il prossimo giugno.
A sottoscrivere il Protocollo per il JRC di Ispra, la mattina del 17 gennaio 2020 alla presenza dell’Assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, è stato Rien Stroosnijder, Capo Dipartimento Gestione.
L’occasione era quella del Tavolo annuale di confronto EMAS, il Sistema comunitario di ecogestione e audit (Eco-Management and Audit Scheme) a cui possono aderire volontariamente le imprese e le organizzazioni, sia pubbliche che private, che vogliano impegnarsi a valutare e migliorare la propria efficienza ambientale.
Il Tavolo di confronto EMAS è da anni un’occasione per condividere con le realtà locali l’operato e i progetti del JRC in materia ambientale sul sito di Ispra, e quindi di dimostrare l’impegno nel migliorare la propria performance ambientale, nonché di rafforzare il proprio ruolo di promotore dello sviluppo sostenibile.
“Siamo soddisfatti dell’adesione da parte del JRC al Protocollo per lo sviluppo sostenibile e della collaborazione attiva di questi anni. Regione Lombardia è impegnata nel 2020 a costruire la strategia regionale dello sviluppo sostenibile - ha ricordato l’assessore Cattaneo – che assume un significato particolare nei cinquant’anni dalla sua istituzione e nella prospettiva del Green Deal della Commissione Europea. Crediamo infatti in un lavoro comune e coordinato, che veda come attori tutti i soggetti che operano in Lombardia come il JRC e quindi la Commissione Europea, le imprese, le istituzioni, le associazioni, le università, le parti sociali, impegnati nel conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile e di promuoverne lo sviluppo.
Questo Protocollo – ha proseguito Cattaneo - che recepisce attivamente i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile definiti dall’ONU, promuove l’applicazione del principio dello sviluppo sostenibile in ambito economico, sociale e ambientale e l’impegno che Regione Lombardia si assume per diventare la locomotiva sostenibile d’Italia e d’Europa. È uno strumento che può catalizzare l'impegno di tutte le realtà che risiedono nella nostra Regione: è fondamentale infatti che si crei una grande alleanza tra ecologia ed economia, tra ambiente e imprese, tra ricerca e istituzioni”.
Rien Stroosnijder ha parlato di “orgoglio” per “l’eccellente collaborazione con Regione Lombardia, che ora sfocia nella stipula del Protocollo Lombardo per lo Sviluppo Sostenibile. Questo momento storico è caratterizzato da una nuova Commissione europea, guidata dalla Presidente von der Leyen, il cui primo punto in programma è la realizzazione del Green Deal e l’impegno dell’Unione europea a essere un punto di riferimento per tutto il mondo in tema di rispetto ambientale. Quest’approccio di condivisione è precisamente quanto JRC Ispra sta facendo attraverso il Tavolo di confronto EMAS: il Sito vuole essere un esempio e un punto di riferimento per lo sviluppo delle tematiche ambientali del territorio. La collaborazione pluriennale con Regione Lombardia, che si rafforza con la firma del Protocollo Lombardo per lo Sviluppo Sostenibile, fa parte di questa strategia e si inserisce all’interno della programmazione a medio e lungo termine degli obiettivi strategici di JRC”.
Il Capo Dipartimento Gestione ha quindi presentato i progressi del piano di sviluppo del sito del JRC Ispra al 2030, incentrato su quattro punti focali (uso di tecnologie avanzate per la gestione del sito, sviluppo sostenibile, maggiore apertura del sito al pubblico). In particolare il sito del JRC Ispra ha stabilito numerosi obiettivi entro il 2030, aumentando drasticamente l’utilizzo di energie rinnovabili (pannelli fotovoltaici, pompe di calore geotermiche) e in particolare facendo da precursore rispetto allo stesso Green Deal, che fissa tra l’altro la decarbonizzazione del sistema energetico entro il 2050 e l’incentivazione dell’economia circolare con riduzione delle emissioni di gas effetto serra del 50% entro il 2030 (rispetto ai livelli del 1990).
Per implementare questo programma, il JRC Ispra sta continuando a investire sempre maggiori risorse in progetti ad alta valenza ambientale, beneficiando del know how innovativo e tecnologico dei propri ricercatori. I più recenti sviluppi sono la realizzazione non solo del nuovo centro conferenze, che potrà accogliere fino a 500 persone.
Ma anche di un centro visitatori all’ingresso del sito, con una superficie prevista di 1.100 metri quadrati, aperto al pubblico sette giorni la settimana per far meglio conoscere le attività della Commissione europea. Quest’ultima struttura sarà realizzata entro i primi sei mesi del 2021. Inoltre, è in corso di progettazione un nuovo impianto di trigenerazione all’avanguardia per una produzione dell’energia efficiente e sostenibile.
L’importanza del Tavolo di confronto EMAS come strumento di comunicazione e creazione di sinergie e collaborazioni fruttuose con il territorio e le parti interessate è stato confermato anche dall’intervento dell’Ingegner Salvatore Curcuruto, Responsabile Servizio Certificazioni Ambientali I.S.P.R.A. (in rappresentanza anche del Comitato Ecolabel ed Ecoaudit, organismo competente italiano per il rilascio della registrazione EMAS) sull’opportunità di utilizzare EMAS per favorire l’applicazione dell’economia circolare.