Strutture/infrastrutture
Data inizio: 2001
Per soddisfare le peculiari necessità dell’Ateneo le cui sedi sono distribuite sul territorio, a partire dal 2001 si è provveduto ad investire in tecnologie di comunicazione avanzata a supporto della didattica, della ricerca e delle attività amministrative. L’applicazione didattica è quella maggiormente utilizzata. Lo sviluppo delle soluzioni si è orientato verso sistemi di videoconferenza, verso soluzioni streaming e, per i materiali non multimediali, verso piattaforme e-learning. Le soluzioni sono state incentrate su sistemi di videoconferenza HD composti da più di 60 terminali distribuiti geograficamente e una infrastruttura completamente virtualizzata comprensiva di unità multipunto ad alta capienza, integrazione con sistemi software personali e un raffinato servizio di registrazione digitale centralizzato. Per lo streaming on-demand e live si è realizzato un sistema in configurazione mista on-prem (per la registrazione real-time) e cloud.
Ogni anno accademico vengono registrate circa 20 TB di lezioni ad alta definizione. La piattaforma di E-learning è stata attivata in alta affidabilità in modalità SaaS presso il più grande centro di calcolo pubblico italiano. Attualmente oltre 50 insegnamenti sono erogati utilizzando le tecnologie di videoconferenza e il numero è costantemente in crescita. Nel corso degli ultimi cinque anni il numero di ore di videoconferenza erogate si è attestato a circa 16000. Su richiesta, le lezioni erogate in videoconferenza possono essere registrate digitalmente; le lezioni registrate vengono quindi criptate e rese fruibili in streaming attraverso una soluzione in cloud integrato con il sistema di autenticazione di Ateneo per permetterne la decrittazione selettiva. La stessa tecnica di streaming può essere utilizzata per eventi live o per lezioni realizzate in studio. La piattaforma di E-learning è stata introdotta come risorsa unica di Ateneo nel 2001 ed è stata una delle prime iniziative di e-learning inter-facoltà/dipartimentale nello scenario italiano. Altro fattore innovativo è l’integrazione della piattaforma con i gestionali di carriera studenti e carico didattico dei docenti.
La tecnologia è utilizzata per migliorare la qualità dell’insegnamento, ma anche per ridurre l’impatto sull’ambiente.
Elena Maggi
AGENDA 2030
4 - Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti
4.3 Entro il 2030, garantire la parità di accesso per tutte le donne e gli uomini ad una istruzione a costi accessibili e di qualità tecnica, ad una istruzione professionale e di terzo livello, compresa l'Università
4.4 Entro il 2030, aumentare sostanzialmente il numero di giovani e adulti che abbiano le competenze necessarie, incluse le competenze tecniche e professionali, per l'occupazione, per lavori dignitosi e per la capacità imprenditoriale
9.1 Sviluppare infrastrutture di qualità, affidabili, sostenibili e resilienti, comprese le infrastrutture regionali e transfrontaliere, per sostenere lo sviluppo economico e il benessere umano, con particolare attenzione alla possibilità di accesso equo per tutti
STRATEGIA NAZIONALE DI SVILUPPO SOSTENIBILE
PROSPERITÀ
II. GARANTIRE PIENA OCCUPAZIONE E FORMAZIONE DI QUALITÀ
TEAM DI PROGETTO E SVILUPPO
Interno:
Personale del Centro di servizi Sistemi Informativi e Comunicazione.
Esterno:
Personale delle aziende fornitrici di servizi.
DESTINATARI
Personale coinvolto: studenti di corsi triennali e magistrali, docenti, personale tecnico amministrativo. Considerando un numero di 50 insegnamenti coinvolti con una presenza media su entrambe le sedi di circa 60 studenti, le persone coinvolte, ipotizzando un parziale overlapping di tre quinti in cinque anni sono circa 9000.
Investimento
risorse interne
-
Investimento
risorse esterne
-
RISULTATI E MONITORAGGIO
Ipotizzando un virtuoso scenario di car pooling che porti allo spostamento di soli 20 autoveicoli di piccola dimensione con un tragitto medio di 60 Km (andata e ritorno) per 4000 ore (le lezioni sono di due ore normalmente per due sedi), negli ultimi cinque anni l’Ateneo, grazie a queste tecnologie ha evitato l’emissione di 7600 tonnellate di CO2.
COMUNICAZIONE