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Durata: 2018 - 2024

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Piano d'Ateneo per lo Sviluppo Sostenibile

Elaborazione, approvazione e attuazione di un Piano Strategico per lo Sviluppo Sostenibile dell'Università di Brescia. Elaborato ad inizio 2018, approvato da Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione nel giugno 2018, in via di attuazione. Il Piano ha inoltre istituito una specifica Commissione d'Ateneo che sta lavorando alla sua attuazione, nell’ambito della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (RUS), di cui facciamo parte. Si tratta di un programma ambizioso, articolato in obiettivi, indicatori e strategie, oltre che azioni specifiche e forme di coinvolgimento del territorio, per i quali l’Ateneo si impegna per i prossimi anni. La finalità del Piano è di promuovere l'applicazione del principio di sostenibilità nei processi, nelle funzioni e nelle attività dell’Ateneo, a partire dalla didattica e dalla ricerca. In via prioritaria, inoltre, l’Università programma e attua azioni volte ad armonizzare il rapporto tra spazi, ambiente e persone e favorire stili di vita sempre più responsabili, al fine di ridurre l’impronta ecologica dell’Università e migliorare la qualità della vita negli spazi universitari. Allo stesso tempo, l’Ateneo promuove, attraverso un dialogo sistematico con il suo territorio e in particolare con i giovani che vi risiedono, la coesione e l’inclusione sociale, la riduzione delle diseguaglianze, la promozione della crescita culturale e del progresso economico sostenibile della società.

UNIBS SOSTENIBILE fa propri i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, declinandoli in sei ambiti tematici:

A. Energia ed Emissioni

B. Mobilità

C. Edilizia Universitaria e Residenziale

D. Natura e Ecosistema (comprende acqua e rifiuti)

E. Salute e Benessere

F. Cultura, Apprendimento e Ricerca Per ciascuna area è definita una strategia specifica di lungo termine e un piano annuale di azioni, articolati su quattro livelli:

1. OBIETTIVI | Gli obiettivi sono espressi attraverso target quantitativi di riduzione nell’impiego delle risorse all’interno di orizzonti temporali predefiniti (allineati con SDGs, certificazioni internazionali di settore e best practices).

2. AZIONI | Iniziative o attività orientate al perseguimento degli obiettivi e a facilitare l’allineamento tra i diversi servizi e strutture dell’Ateneo.

3. IMPEGNI | Dichiarazioni di impegno o raccomandazioni per azioni future in aree per le quali non si dispone di strumenti adeguati per fissare e/o conseguire uno specifico obiettivo quantitativo.

4. STAKEHOLDER ENGAGEMENT | Procedure di coinvolgimento diretto di tutte le componenti della comunità universitaria e confronto con i principali portatori d’interesse (istituzionali e non) del territorio.

Per ciascun ambito tematico UNIBS SOSTENIBILE identifica una strategia integrata a tre anni dalla sua approvazione.

L'Università di Brescia si impegna a: applicare il principio di sostenibilità in tutti i processi, nelle funzioni e nelle attività dell’Ateneo, a partire dalla didattica e dalla ricerca Programmare e attuare azioni volte ad armonizzare il rapporto tra spazi, ambiente e persone e favorire stili di vita sempre più responsabili, al fine di ridurre l’impronta ecologica dell’Università e migliorare la qualità della vita Promuovere, attraverso un dialogo sistematico con il territorio e in particolare con i giovani che vi risiedono, la coesione e l’inclusione sociale, la riduzione delle diseguaglianze, la promozione della crescita culturale e del progresso economico sostenibile della società.

Carmine Trecroci

AGENDA 2030

3.d Rafforzare la capacità di tutti i paesi, in particolare i paesi in via di sviluppo, per la prevenzione, la riduzione e la gestione dei rischi per la salute nazionale e globale


4.3 Entro il 2030, garantire la parità di accesso per tutte le donne e gli uomini ad una istruzione a costi accessibili e di qualità tecnica, ad una istruzione professionale e di terzo livello, compresa l'Università
4.7 Entro il 2030, assicurarsi che tutti gli studenti acquisiscano le conoscenze e le competenze necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso, tra l’altro, l'educazione per lo sviluppo sostenibile e stili di vita sostenibili, i diritti umani, l'uguaglianza di genere, la promozione di una cultura di pace e di non violenza, la cittadinanza globale e la valorizzazione della diversità culturale e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile
4.c Entro il 2030, aumentare notevolmente l'offerta di insegnanti qualificati, anche attraverso la cooperazione internazionale per la formazione degli insegnanti nei paesi in via di sviluppo, in particolare nei paesi meno sviluppati e nei piccoli Stati insulari in via di sviluppo


5.1 Porre fine a ogni forma di discriminazione nei confronti di tutte le donne, bambine e ragazze di ogni parte del mondo
5.5 Garantire alle donne la piena ed effettiva partecipazione e pari opportunità di leadership a tutti i livelli del processo decisionale nella vita politica, economica e pubblica
5.c Adottare e rafforzare politiche concrete e leggi applicabili per la promozione dell'uguaglianza di genere e l'empowerment, ossia la forza, l'autostima, la consapevolezza di tutte le donne e le ragazze a tutti i livelli


7.2 Entro il 2030, aumentare notevolmente la quota di energie rinnovabili nel mix energetico globale
7.3 Entro il 2030, raddoppiare il tasso globale di miglioramento dell'efficienza energetica
7.a Entro il 2030, rafforzare la cooperazione internazionale per facilitare l'accesso alla tecnologia e alla ricerca di energia pulita, comprese le energie rinnovabili, all'efficienza energetica e alla tecnologia avanzata e alla più pulita tecnologia derivante dai combustibili fossili, e promuovere gli investimenti nelle infrastrutture energetiche e nelle tecnologie per l’energia pulita


9.1 Sviluppare infrastrutture di qualità, affidabili, sostenibili e resilienti, comprese le infrastrutture regionali e transfrontaliere, per sostenere lo sviluppo economico e il benessere umano, con particolare attenzione alla possibilità di accesso equo per tutti
9.2 Promuovere l'industrializzazione inclusiva e sostenibile e, entro il 2030, aumentare in modo significativo la quota del settore di occupazione e il prodotto interno lordo, in linea con la situazione nazionale, e raddoppiare la sua quota nei paesi meno sviluppati
9.4 Entro il 2030, aggiornare le infrastrutture e ammodernare le industrie per renderle sostenibili, con maggiore efficienza delle risorse da utilizzare e una maggiore adozione di tecnologie pulite e rispettose dell'ambiente e dei processi industriali, in modo che tutti i paesi intraprendano azioni in accordo con le loro rispettive capacità
9.5 Potenziare la ricerca scientifica, promuovere le capacità tecnologiche dei settori industriali in tutti i paesi, in particolare nei paesi in via di sviluppo, anche incoraggiando, entro il 2030, l'innovazione e aumentando in modo sostanziale il numero dei lavoratori dei settori ricerca e sviluppo ogni milione di persone e la spesa pubblica e privata per ricerca e sviluppo


10.2 Entro il 2030, potenziare e promuovere l'inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, status economico o altro
10.3 Garantire a tutti pari opportunità e ridurre le disuguaglianze di risultato, anche attraverso l’eliminazione di leggi, di politiche e di pratiche discriminatorie, e la promozione di adeguate leggi, politiche e azioni in questo senso


11.2 Entro il 2030, fornire l'accesso a sistemi di trasporto sicuri, sostenibili, e convenienti per tutti, migliorare la sicurezza stradale, in particolare ampliando i mezzi pubblici, con particolare attenzione alle esigenze di chi è in situazioni vulnerabili, alle donne, ai bambini, alle persone con disabilità e agli anziani
11.3 Entro il 2030, aumentare l’urbanizzazione inclusiva e sostenibile e la capacità di pianificazione e gestione partecipata e integrata dell’insediamento umano in tutti i paesi
11.4 Rafforzare gli impegni per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo
11.6 Entro il 2030, ridurre l’impatto ambientale negativo pro capite delle città, in particolare riguardo alla qualità dell'aria e alla gestione dei rifiuti
11.7 Entro il 2030, fornire l'accesso universale a spazi verdi pubblici sicuri, inclusivi e accessibili, in particolare per le donne e i bambini, gli anziani e le persone con disabilità
11.a Sostenere rapporti economici, sociali e ambientali positivi tra le zone urbane, periurbane e rurali, rafforzando la pianificazione dello sviluppo nazionale e regionale


13.1 Rafforzare la resilienza e la capacità di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali in tutti i paesi
13.2 Integrare nelle politiche, nelle strategie e nei piani nazionali le misure di contrasto ai cambiamenti climatici
13.3 Migliorare l'istruzione, la sensibilizzazione e la capacità umana e istituzionale riguardo ai cambiamenti climatici in materia di mitigazione, adattamento, riduzione dell’impatto e di allerta precoce


15.2 Entro il 2020, promuovere l'attuazione di una gestione sostenibile di tutti i tipi di foreste, fermare la deforestazione, promuovere il ripristino delle foreste degradate e aumentare notevolmente l’afforestazione e riforestazione a livello globale


16.6 Sviluppare istituzioni efficaci, responsabili e trasparenti a tutti i livelli
16.7 Assicurare un processo decisionale reattivo, inclusivo, partecipativo e rappresentativo a tutti i livelli
16.b Promuovere e far rispettare le leggi e le politiche non discriminatorie per lo sviluppo sostenibile


STRATEGIA NAZIONALE DI SVILUPPO SOSTENIBILE

PERSONE

II.3 Ridurre il tasso di abbandono scolastico e migliorare il sistema dell’istruzione

III.1 Diminuire l’esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico
III.2 Diffondere stili di vita sani e rafforzare i sistemi di prevenzione

PIANETA

I.5 Integrare il valore del capitale naturale (degli ecosistemi e della biodiversità) nei piani, nelle politiche e nei sistemi di contabilità

II.6 Minimizzare le emissioni e abbattere le concentrazioni inquinanti in atmosfera

III.1 Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori
III.2 Assicurare elevate prestazioni ambientali di edifici, infrastrutture e spazi aperti
III.3 Rigenerare le città, garantire l’accessibilità e assicurare la sostenibilità delle connessioni
III.4 Garantire il ripristino e la deframmentazione degli ecosistemi e favorire le connessioni ecologiche urbano/rurali
III.5 Assicurare lo sviluppo del potenziale, la gestione sostenibile e la custodia dei territori, dei paesaggi e del patrimonio culturale

PARTNERSHIP

VI.2 Promuovere interventi nel campo della riforestazione, dell’ammodernamento sostenibile delle aree urbane, della tutela delle aree terrestri e marine protette, delle zone umide, e dei bacini fluviali, della gestione sostenibile della pesca, del recupero delle terre e suoli, specie tramite la rivitalizzazione della piccola agricoltura familiare sostenibile
VI.4 Favorire trasferimenti di tecnologia, anche coinvolgendo gli attori profit, in settori come quello energetico, dei trasporti, industriale o della gestione urbana
VI.5 Promuovere l’energia per lo sviluppo: tecnologie appropriate e sostenibili ottimizzate per i contesti locali in particolare in ambito rurale, nuovi modelli per attività energetiche generatici di reddito, supporto allo sviluppo di politiche abilitanti e meccanismi regolatori che conducano a una modernizzazione della governance energetica interpretando bisogni e necessità delle realtà locali, sviluppo delle competenze tecniche e gestionali locali, tramite formazione a diversi livelli

VETTORI DI SOSTENIBILITÀ

I.1 Migliorare la conoscenza sugli ecosistemi naturali e sui servizi ecosistemici
I.2 Migliorare la conoscenza su stato qualitativo e quantitativo e uso delle risorse naturali, culturali e dei paesaggi
I.3 Migliorare la conoscenza relativa a uguaglianza, dignità delle persone, inclusione sociale e legalità
I.4 Sviluppare un sistema integrato delle conoscenze per formulare e valutare le politiche di sviluppo
I.5 Garantire la disponibilità, l'accesso e la messa in rete dei dati e delle informazioni

II.1 Assicurare la definizione e la continuità di gestione di sistemi integrati per il monitoraggio e la valutazione di politiche, piani e progetti
II.2 Realizzare il sistema integrato del monitoraggio e della valutazione della SNSvS, garantendone l'efficacia della gestione e la continuità dell'implementazione

III.1 Garantire il coinvolgimento attivo della società civile nei processi decisionali e di attuazione e valutazione delle politiche

IV.2 Promuovere l'educazione allo sviluppo sostenibile
IV.3 Promuovere e applicare soluzioni per lo sviluppo sostenibile
IV.3 Comunicazione

V.1 Rafforzare la governance pubblica

TEAM DI PROGETTO E SVILUPPO

Interno:

Commissione d'Ateneo per lo Sviluppo Sostenibile, 7 membri (un responsabile per ciascuno degli Ambiti Tematici).

Sono membri anche un rappresentante del personale tecnico-amministrativo e uno per gli studenti.

Articolazione correntemente (gennaio 2020) in fase di revisione.

DESTINATARI

  • Comunità universitaria
  • Territorio

Investimento
risorse interne

50 mila euro

Investimento
risorse esterne

RISULTATI E MONITORAGGIO

Per ciascun ambito tematico UNIBS SOSTENIBILE identifica la seguente strategia integrata a tre anni dalla sua approvazione: ENERGIA ED EMISSIONI 1. OBIETTIVI UNIBS appartiene ad un sistema complesso ma anche consolidato, all’interno del quale si intendono sviluppare le sinergie che consentano di proseguire nel percorso di riduzione dei fabbisogni energetici e delle emissioni correlate. In tale contesto, i target quantitativi di riduzione richiedono l’identificazione di indicatori espressivi, opportunamente normalizzati ed in grado di intercettare adeguatamente le fonti emissive dirette e indirette, inclusi i risparmi già in essere (ad esempio, i risparmi di CO2 equivalente determinati dagli impianti fotovoltaici). Ulteriori indici di prestazione per gli edifici possono risultare scarsamente rappresentativi nel breve periodo, se non a fronte di interventi significativi. Infine, i livelli di riduzione ipotizzabili risultano condizionati dagli investimenti: essi potranno essere garantiti, nella propria efficacia, quando affiancati ad un’attività di conoscenza e monitoraggio mirata, attualmente in fase di potenziamento.

Gli obiettivi includeranno la formalizzazione dei contratti, includendo anche aspetti prestazionali e di qualità ambientale di fornitura. In sintesi, pur a fronte della complessità sopra sinteticamente descritta, si propongono i seguenti target a 3 anni, proposti nell’ipotesi perlomeno del mantenimento dei livelli di investimento sinora garantiti:

a) riduzione dei livelli di consumo, opportunamente normalizzati e ricondotti ai diversi profili di utenza, nell’ordine dello 1% annuo;

b) conseguente riduzione delle emissioni correlate, con particolare attenzione per quelle dirette e per il miglioramento dei risparmi già in essere, nell’ordine dell’1,5% annuo.

2. AZIONI Le azioni a breve (un anno) tendono a confermare le attività programmate di interventi tecnici, da coordinarsi sia con l’Ufficio Tecnico che con altre società coinvolte, oltre che supportando le attività previste dagli stessi. Tra le azioni previste, di maggiore rilevanza, si ricordano gli interventi sull’edificio di via Valotti (Ingegneria), gli interventi sulle Unità di Trattamento Aria (UTA) di Medicina, gli interventi sulle centrali termiche (Medicina ed Economia), la valutazione delle possibilità di intervento sui dispositivi di illuminazione, la previsione di un sistema di monitoraggio dei consumi elettrici negli edifici a maggiore intensità di consumo (Ingegneria e Medicina), anche per la presenza di laboratori e servizi di significativo fabbisogno energetico.

3. IMPEGNI Gli interventi hanno l’obiettivo concreto di ridurre progressivamente i consumi energetici (in primo luogo, termico ed elettrico, apprezzabili in maniera significativa e di tendenza su tre anni), ma anche di identificare le utenze maggiormente onerose al fine di strutturare interventi mirati, anche di carattere organizzativo. La metodologia messa a punto potrebbe poi essere esportabile su altri edifici e/o aree, principalmente ad uso ibrido (didattico, uffici e, eventualmente, laboratori/servizi).

4. STAKEHOLDER ENGAGEMENT (in aggiunta alle attività comuni a tutte le aree) a) Proseguimento dell’attività dell’Energy Manager, con ulteriore coinvolgimento dei rappresentanti degli studenti, del personale tecnico amministrativo, del personale docente ricercatore e delle principali Istituzioni locali che si occupano di energia. b) Mantenimento delle iniziative di comunicazione già in corso, al fine di intercettare e avvicinare i soggetti interessati, e coinvolgimento nelle eventuali iniziative della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile.

MOBILITA’ 1. OBIETTIVI Gli obiettivi più significativi nell’ambito del Mobility Management (ai sensi D.M. del 27/03/1998 n. 179) sono la riduzione dell’uso del mezzo di trasporto individuale per accedere alle sedi universitarie, quindi incentivare forme di trasporto più sostenibili che riducano i flussi di traffico motorizzato, le emissioni d’inquinanti in atmosfera e l’energia impiegata nei veicoli. Di conseguenza si aumenta la sicurezza negli spostamenti casa-lavoro (per il personale dipendente) e casa-scuola (per gli studenti). Gli obiettivi principali per il prossimo triennio sono i seguenti. a) Ridurre l’accesso all’Università con i mezzi individuali motorizzati. b) Aumentare l’accesso alle sedi universitarie con i mezzi collettivi e favorendo pedonalità e ciclabilità. c) Definire modalità di collaborazione con gli Enti pubblici locali e territoriali (Comune, Provincia e Regione) al fine di ottenere per gli studenti incentivi economici per l’utilizzo dei mezzi collettivi. d) Definire modalità di collaborazione con l’amministrazione comunale per riqualificare gli spazi pubblici adiacenti alle sedi universitarie, rendendoli più sicuri. e) Riconoscere l’Università come principale Ente formatore sulla tematica della mobilità sostenibile.

2. AZIONI Affinché le attività programmate nell’ambito del Mobility Management risultino efficaci risultano necessarie le seguenti azioni. a) Redazione di specifici accordi quadro con le Istituzioni locali e territoriali (Comune, Provincia, Regione). b) Aggiornamento del Piano degli Spostamenti Casa-Scuola per gli studenti e Casa-Lavoro (PSCL) per il personale dipendente. c) Prosecuzione con le attività del tavolo tecnico “Tavolo della Mobilità”, in cui sono coinvolti i rappresentanti dei docenti, del personale docente e del Comune di Brescia. d) Proporre attività culturali tramite seminari e corsi di aggiornamento per i tecnici di settore degli Enti pubblici e) Attuare attività per la promozione dell’uso di sistemi di mobilità sostenibile (biciclette in comodato gratuito, car-pooling, ecc.). f) Promuovere pubblicazioni sulle diverse tematiche della mobilità sostenibile.

3. IMPEGNI a) Promuovere la mobilità pedonale e quella ciclistica. b) Promuovere la “cultura della sicurezza stradale”. c) Promuovere la redazione di tesi di laurea o dottorato sulla tematica della mobilità sostenibile. d) Promuovere ricerche, anche in collaborazione con altre sedi universitarie o centri di ricerca internazionali, nell’ambito della mobilità sostenibile. e) Miglioramento della sezione “Mobilità sostenibile” del Portale di Ateneo.

4. STAKEHOLDER ENGAGEMENT (in aggiunta alle attività comuni a tutte le aree) a) Proseguimento dell’attività del “Tavolo della mobilità” in cui sono coinvolti i rappresentanti degli studenti, del personale tecnico amministrativo, del personale docente ricercatore e delle principali Istituzioni locali che si occupano dei trasporti. b) Presenza nelle sedi istituzionali europee attraverso l’European Transport Safety Council di cui la nostra Università è membro (attraverso il Centro Studi Città Amica-Lab)

EDILIZIA UNIVERSITARIA E RESIDENZIALE

1. OBIETTIVI L’obiettivo della sostenibilità si declina non solo in una gestione mirata e oculata delle risorse e degli spazi, ma in un’attenzione nuova verso il benessere degli utenti: la comunità studentesca, il personale tecnico amministrativo e, naturalmente, il corpo docente.

2. AZIONI a. RISPARMIO ENERGETICO: interventi graduali sugli edifici, finalizzati alla realizzazione di progetti per il monitoraggio e rivolti a una razionale gestione dell’energia. b. RISPARMIO DI RISORSE IDRICHE: campagna di comunicazione grafica con messaggi da posizionare in tutti i servizi igienici o nei locali attrezzati alla predisposizione di pasti, per ricordare il valore dell’acqua e invitare con messaggi positivi ad un suo uso responsabile.

c. ACCESSIBILITA’ MOTORIA: interventi su alcuni edifici monumentali e vincolati, finalizzati all’installazione di pedane transelevatrici o di rampe, secondo i principi del Design for All e per una reale inclusione della comunità universitaria. d. MOBILITA’ E RICONOSCIBILITA’: installazione segnaletica per il Campus Nord, realizzata secondo i principi dell’accessibilità visiva e per una reale inclusione della comunità universitaria. e. ACCESSIBILITA’ VISIVA: progettazione e installazione di segnaletica tattile per il Campus Nord, secondo i principi del Design for All e per una reale inclusione della comunità universitaria. 3. IMPEGNI a. Edifici. I nuovi edifici/strutture previste nel piano di sviluppo edilizio saranno valutati con attenzione dal punto di vista della sostenibilità. Particolare attenzione sarà rivolta a: materiali, scelte cromatiche secondo i concetti della cromoterapia, spazi rivolti al benessere dei fruitori. Anche la fase del cantiere potrebbe essere oggetto di azioni sostenibili: si sta ad esempio monitorando un nuovo tipo di telo per le impalcature, che assorbe lo smog contribuendo alla riduzione di inquinamento dell’area circostante al cantiere. b. Mensa. L’obiettivo di allestire una mensa nell’area del centro storico per allineare in termini di facilities le sedi in Centro Storico con il Campus Nord guarda alla sostenibilità: riduce o annulla gli spostamenti, razionalizza la risorsa tempo offrendo locali confortevoli con proposte gastronomiche per i diversi regimi alimentari, contribuisce all’educazione alimentare. c. Cambiamenti climatici. Elaborare un censimento analitico delle strutture universitarie finalizzato alla futura predisposizione di un Piano d’Ateneo per la Preparazione e la Resilienza ai Cambiamenti Climatici. d. ACCESSIBILITA’ MOTORIA: completare l’eliminazione delle barriere architettoniche per rendere le strutture UNIBS completamente accessibili. e. MOBILITA’ E RICONOSCIBILITA’: completare la predisposizione della segnaletica per il Campus Centro Storico, realizzata secondo i principi dell’accessibilità visiva e per una reale inclusione della comunità universitaria. f. ACCESSIBILITA’ VISIVA: completare la predisposizione della segnaletica tattile per il Campus Centro Storico, secondo i principi del Design for All e per una reale inclusione della comunità universitaria. g. MOBILITA’ DOLCE: incrementare la dotazione di rastrelliere portabici in edifici del centro storico, dove questo mezzo è molto utilizzato. h. PROGETTO ALLEGRIA: Programma di micro interventi di miglioramento degli spazi comuni (aree ristoro, aree studio libero, corridoi e luoghi di passaggio, portici, giardini e aree verdi in genere), per renderli più confortevoli, più allegri e accoglienti, così che gli utenti ne abbiano a beneficiare in termini di benessere e soddisfazione, personali e collettivi: h1. rifunzionalizzazione di alcuni spazi comuni con interventi per un miglioramento di utilizzo (aree ristoro, aree studio libero). h2. arredo spazi verdi esterni del Campus Nord, per un loro più diffuso utilizzo (studio libero, socializzazione). h3. "Hortus in Campus". (fase di valutazione) Il progetto prevede il coinvolgimento degli studenti che vivono nelle residenze universitarie, nonché di coloro che sono interessati all’esperienza, nella progettazione, predisposizione e cura di un orto negli spazi verdi del Campus nord. Quest’iniziativa, già sperimentata in altri Atenei, può accrescere il senso di appartenenza alla struttura e favorire la socializzazione quando i prodotti vengono utilizzati e condivisi. h4. “LiberaLibro”. (fase di valutazione) L’iniziativa prevede l’inserimento della/e sedi universitarie come OCZ (Zona Ufficiale di Scambio) nel circuito mondiale di “book crossing”, per incentivare la libera circolazione del libro come strumento culturale e di svago. Questa iniziativa, rivolta anche a favorire la socializzazione degli studenti, renderebbe UNIBS il secondo OCZ della città. h5. “Dogfriendly”. (fase di valutazione) L’iniziativa prevede di rendere libero l’accesso degli spazi e delle strutture universitarie ai cani, nella consapevolezza delle ricadute positive che la vicinanza del proprio amico a quattro zampe produce. Ciò è vero sia per chi lavora negli uffici che per gli studenti, che ne subiscono gli influssi positivi soprattutto durante gli esami. In Italia ci riferiamo come modello di buona pratica all’Università di Teramo, nelle università straniere questa scelta è maggiormente applicata. Il nostro Ateneo potrebbe quindi essere portatore di un segno di grande attenzione al benessere psicologico della sua comunità e di sostenibilità sociale, incentivando per esempio l’avvicinamento ai canili per l’adozione. L’ipotesi può essere quella di iniziare con una giornata dedicata “Vieni in Università con il tuo cane”: un momento di festa e di sensibilizzazione. NATURA E ECOSISTEMA 1. OBIETTIVI L’Università di Brescia è parte di un più ampio e interconnesso ecosistema, e le attività svolte dall’Ateneo consumano risorse e producono esternalità che si riflettono sull’ambiente naturale. Per questa ragione l’Università di Brescia proteggerà e migliorerà gli ecosistemi e gli spazi verdi di sua pertinenza, quelli da essa gestiti e quelli sui quali le sue attività hanno un impatto, al fine di rafforzare la biodiversità e il benessere umano. Target a 3 anni: a. Ampliare gli spazi verdi di pertinenza dell’Università di almeno l’1% all’anno. b. Ridurre i rifiuti residui pro capite di almeno il 25% rispetto al 2017 e adottare la prospettiva ZeroWaste Campus al 2030. c. Ridurre i consumi idrici complessivi di almeno il 15% rispetto al 2017. 2. AZIONI a. Mappatura e classificazione completa degli spazi verdi e progressiva conversione a verde delle aree attualmente inutilizzate. b. Quantificazione della produzione e separazione dei rifiuti complessivamente prodotti dall’Ateneo. c. Progettazione e realizzazione di punti acqua potabile negli edifici ed eliminazione progressiva di contenitori ed imballaggi in plastica dai distributori automatici di cibo e bevande. d. Presentazioni “Brescia and the EU Circular Economy Package”. 3. IMPEGNI a. Adottare standard avanzati di manutenzione degli spazi verdi (curare le aree e scegliere specie arboree che sono più robuste ai futuri cambiamenti climatici, assicurare livelli appropriati di biodiversità, impiego di essenze autoctone, ecc.). b. Promuovere la conservazione, la ricerca e l’educazione civica sulla biodiversità. c. Promozione di una relazione più stretta con il Museo Civico di Scienze Naturali. d. Recuperare o riciclare materiali pericolosi ed elettronici in una maniera responsabile ed etica. e. Allineare tutte le forniture e gli appalti al raggiungimento degli obiettivi d’area. SALUTE E BENESSERE 1. OBIETTIVI L’Università di Brescia condivide gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile della Agenda 2030 delle Nazioni Unite, ed in particolare l’Obiettivo n. 3 (Assicurare la salute ed il benessere per tutti ed a tutte le età). Analogamente, condivide la definizione di salute della Organizzazione Mondiale della Sanità (uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente assenza di malattie o infermità). In tale ottica, gli obiettivi di salute e benessere che la Università di Brescia si prefigge entro il triennio sono definiti come segue: a. Tutte le aree di pertinenza universitaria, comprese le aree esterne, sono vietate all’uso di tabacco. b. Verrà impostato un programma di ammodernamento delle postazioni di lavoro in vista del benessere del PTA e del personale docente e ricercatore. c. Lo sportello di ascolto psicologico (Spazio studenti) per gli studenti sarà mantenuto. d. Saranno eliminate le barriere architettoniche oggi esistenti presso le più significative/frequentate strutture dell’ateneo (vedi sezione su Edilizia e Campus sostenibile). e. Almeno il 10% degli studenti svolgeranno una attività fisica certificata di 150 minuti/settimana. f. Verrà impostato un programma di sostegno al recupero motorio durante le ore di lavoro, con il sostegno di esperti. g. La qualità dei cibi nelle mense universitarie sarà conforme alle norme di buona alimentazione. 2. AZIONI a. Sarà svolto almeno 1 corso monografico/anno sui danni da fumo destinato a studenti e dipendenti della Università. b. Sarà sviluppato un programma di wellbeing per i dipendenti, con l’ausilio dei medici competenti e di esperti della macroarea medica. c. Sarà mantenuta il progetto Spazio Studenti di supporto psicologico rivolto a tutti gli studenti dell’Ateneo. d. Verrà redatto il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) di Ateneo (vedi sezione su Edilizia e Campus sostenibile). e. Sarà valutata la possibilità di riconoscere almeno 0,5 CFU per le “attività a libera scelta” per ogni anno di corso in cui gli studenti abbiano seguito corsi di attività motoria e/o sportiva certificata. f. La qualità dei cibi nelle mense universitarie sarà oggetto di valutazione dietistica appropriata. 3. IMPEGNI a. Perseguire la diffusione della cultura del benessere e della salute sostenibile in tutti i corsi di studio, sia di area sanitaria che non sanitaria, anche mediante attività didattica trasversale. b. Acquisire dati sulle conoscenze/attitudini/pratiche in ambito di salute sostenibile anche mediante somministrazione di questionari di sia negli studenti che nei dipendenti. c. Definire percorsi orientamento alla salute per gli studenti della scuole secondarie superiori. d. Censire le attività di ricerca su salute e benessere sostenibile in ambito universitario o comunitario. e. Censire le attività di ricerca su accessibilità e disabilità attive in Ateneo per mettere in relazione i differenti gruppi di ricerca al fine di creare sinergie positive. f. Favorire un approccio trasversale tra la UOC Inclusione e Partecipazione e le altre UOC di Ateneo rispetto ai bisogni degli studenti con disabilità o DSA. g. Favorire l’accesso alla pratica dell’attività fisica e sportiva da parte di studenti e dipendenti universitari tramite incontri a carattere disseminativo e l’individuazione di attività programmate, già esistenti nelle strutture universitarie gestite dal CUS, e fruibili da parte delle stesse comunità target. h. Promuovere la cultura dell’alimentazione sana.

CULTURA, APPRENDIMENTO E RICERCA 1. OBIETTIVI Sviluppare il massimo potenziale della collaborazione e della conoscenza integrata tra le discipline conduce a soluzioni più efficaci ai problemi. L’Università di Brescia diventerà un laboratorio vivente orientato a individuare la prossima generazione di soluzioni per lo sviluppo sostenibile, rafforzando e curando una filosofia integrata della sostenibilità tra le strutture, le attività e i processi dell’Ateneo, e promuovendo lo studio della sostenibilità ambientale come parte integrante della ricerca e dell’apprendimento. 2. AZIONI a. Favorire, anche con apposite risorse dedicate, lo sviluppo e la sinergia tra le attività di ricerca in materia di sostenibilità ambientale svolte nell’Ateneo; b. Censimento delle attività di ricerca esistenti e in previsione sui temi dello sviluppo sostenibile. c. Istituzione di un Centro Multidisciplinare di Ateneo per le ricerche e la documentazione sullo Sviluppo Sostenibile valorizzando i Laboratori attualmente esistenti; d. Creazione di nuovi percorsi formativi nell’area dello sviluppo sostenibile; e. Sostegno al dibattito culturale ed al confronto con la società civile in materia di sostenibilità. 3. IMPEGNI a. Censimento delle attività di ricerca sulla sostenibilità finalizzato alla creazione di sinergie b. Istituzione di un processo di governance che assicuri l’integrazione della sostenibilità nelle funzioni e nei processi dell’Ateneo a tutti i livelli.

COMUNICAZIONE

  • Attivazione e aggiornamento portale: http://sostenibile.unibs.it/
  • Attivazione e aggiornamento profilo Facebook
  • Creazione e promozione logo ad hoc
  • Campagna continuativa di informazione e coinvolgimento dei portatori di interesse