L'orto resiliente dei folletti - I Folletti Verdi

Quel giorno Davide aveva un’importante missione da compiere: consegnare i semini e i bulbi dell’orto ai Folletti, i bambini del gruppo giochi, e alle maestre Tecla e Laura.

Il lavoro di Davide e dei Folletti iniziò qualche tempo prima con la preparazione del terreno, che poi sarebbe diventato orto iniziò così.
Durante la prima fase i bambini raccolsero le varie tipologie di erbe, che sono importanti indicatori della qualità del terreno, e si sono divertiti a riconoscerle insieme alla maestre. I campioni di terreno vennero invasati e tenuti sotto controllo per conoscere la composizione del terriccio e osservare gli inquilini che lo abitarono, formiche, bruchetti, etc. A seguire i Folletti, le maestre e Giorgio coprirono la terra con un grande telo o così chiamato: IL MANTELLO DELL’ORTO, per seccare l’erba sottostante. Sotto la grondaia della casa dei Folletti venne posizionata la cisterna per la raccolta dell’acqua piovana, indispensabile per annaffiare il futuro orto con il giusto ph ed evitare sprechi idrici.
Durante la divertente fase 2, i bambini e le maestre diedero forma a spirale all’orto e preparato la dimora per gli esseri viventi che lo avrebbero abitato.

Dopo tutta la preparazione del terreno finalmente i semini, i bulbi, le piantine!
I bambini prepararono con entusiasmo le buchette per mettere a dimora le piantine di insalata, cipolla, rapa rossa, pomodori, fagiolini, peperoni, zucchine, zucche, topinambur e fragoline, semi di mais, bulbi di aglio e cipolla, patate. Folletti e maestre affidarono alla terra le piantine, i bulbi e i semi con tanto amore, ingrediente ecologico e miracoloso, valido per ogni nostra azione. 

La gioia dei bambini ai primi raccolti...la pazienza, la cura, l’amore totalmente ripagati dalla Terra, il più grande insegnamento di Madre Natura. Davide è arrivato ad eseguire la pacciamatura con il fieno per far sì che le amiche lumache non vengano troppo attratte dalle nostre piantine e, soprattutto, per mantenere più umido il terreno durante il periodo periodo caldo affinché necessiti meno di acqua.
Un ultimo divertente sforzo richiesto ai bambini da Davide fu quello di costruire un cubo di legno con delle assi da riciclo. All’interno, spiegò Davide, metteremo gli scarti buoni del nostro orto e della nostra tavola per creare il compost che nutrirà un nuovo ciclo di vita del nostro orto.

Il progetto mira a trasmettere alla comunità territoriale la possibilità di creare un modello ecosostenibile e resiliente (come il nostro orticello) con poche risorse di spazio e di denaro.

La divulgazione del know-how attraverso 4 incontri formativi gratuiti per i partecipanti, tenuti dal rappresentante legale dell’azienda agricola partnership del progetto, indirizzeranno gli interessati verso la replicazione di un progetto semplice che tiene conto dell’importanza della biodiversità per la salute delle nostre coltivazioni e, di conseguenza, per la nostra che non può essere dissociata dalla scelta del cibo che decidiamo di consumare.

Gli open-day che verranno rivolti agli istituti scolastici della prima infanzia, mostreranno un modello di educazione outdoor in grado di essere attiva nella creazione di risorse utili per l’autosostegno di una piccola comunità di bambini e adulti. 

Il concetto di base da trasmettere durante le giornate formative e di condivisione è la semplicità del cambiamento che dobbiamo abbracciare da subito. Con cura, passione, pazienza e umiltà il singolo cittadino, un bambino, un’azienda, una scuola possono dare vita alla Terra.

________________________________

Il progetto è stato riconosciuto, da Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l'Ambiente, Progetto di Qualità 2022, nel contesto del Bando "Proposte di educazione ambientale e educazione alla sostenibilità".